I carabinieri di Perugia erano sulle loro tracce dal colpo effettuato un mese fa alla Bps di Ellera


In tre arrestati dopo aver assaltato una banca a Lanciano
A smascherarli un impiegato della Bcc di Mantignana della sede di Bastia


MATTEO BORRELLI


PERUGIA – Era una banda di “professionisti delle rapine”, con sede nel Lazio, ma che operava in varie regioni, quella sgominata dai carabinieri del comando provinciale di Perugia con l’operazione “Old gang”. “Pendolari” delle rapine, dunque, arrestati a Lanciano (Chieti) dai militari perugini che da giorni stavano dando loro la caccia.
Ad essere finiti in carcere, subito dopo avere assaltato una banca nella città abbruzzese, Luciano Ronci, di 56 anni, Giustino Di Leva, di 51, e Gerlando Messina di 44, tutti già in passato indagati per rapine ed altri reati.
Le indagini che hanno portato i carabinieri perugini sulle loro tracce erano cominciate il 23 ottobre scorso a seguito di un episodio avvenuto nella filiale della Banca di Credito di Mantignana a Bastia Umbra. Un uomo si era presentato al cassiere chiedendo di potere cambiare una banconota da 50 euro. L’impiegato, insospettito dal suo aspetto e soprattutto dallo stranno comportamento, lo ha invitato a rivolgersi ad un negozio o bar ed ha subito telefonato al 112. I carabinieri hanno visionato le immagini della telecamera che aveva ripreso l’uomo sospetto, cercando di individuarlo. Due giorni dopo, il 25 ottobre, due rapinatori, armati di taglierino, avevano compiuto una rapina presso l’agenzia della Banca popolare di Spoleto ad Ellera di Corciano. Prima di scappare con il bottino di 40mila euro avevano rinchiuso clienti ed impiegati in una stanza. Dalle loro testimonianze i carabinieri si sono convinti che uno dei rapinatori doveva essere l’uomo ripreso dalle telecamere a Bastia Umbra. Le successive indagini degli investigatori dell’Arma, coordinate dal pm perugino Alessandro Cannevale, hanno portato alla identificazione dei tre pregiudicati laziali che sono stati pedinati.
Quando Ronci, Di Leva (originario di Caserta) e Messina (originario di Agrigento) sono partiti, ognuno con la sua autovettura, avevano i carabinieri perugini che li stavano seguendo. Hanno raggiunto la statale Adriatica e poi si
sono diretti verso il sud. A Lanciano hanno fatto vari giri, cercando un obiettivo da colpire. Verso le 13 Ronci e Messina sono entrati in azione, in una agenzia della locale Banca Popolare. Di Leva è rimasto all’esterno a fare il “palo”. Si sono fatti consegnare 5mila euro e tutti insieme sono fuggiti, prima a piedi e poi con le rispettive automobili. Al casello autostradale di Lanciano i carabinieri di Perugia, con i loro colleghi della compagnia di Chieti, hanno bloccato due delle tre auto. La terza, con Di Leva, ha sperato l’auto “civetta” dei carabinieri, riuscendo in un primo momento a fuggire. E’ stato però anche lui raggiunto e fermato ad Atessa, sempre in provincia di Chieti, da un’altra pattuglia dei carabinieri del luogo.
Sono stati sequestrati i soldi della rapina appena compiuta, i taglierini usati e gli indumenti per coprirsi il viso. I tre pregiudicati sono stati portati nel carcere di Lanciano, ma le indagini proseguono, poichè i carabinieri sono convinti che i tre possano essere coinvolti in varie rapine avvenute in diverse regioni.

Articolo in PDF:

Scarica qui il PDF

Loading

comments (0)

Questo sito usa Akismet per ridurre lo spam. Scopri come i tuoi dati vengono elaborati.