L’ACCUSA Aristei (lista civica): “La maggioranza vuole farlo morire”
BASTIA UMBRA – Il Pip, ovvero storia di una morte annunciata. Questo almeno secondo il rappresentante delle liste civiche di Bastia Umbra Rosella Aristei, che racconta a tal proposito la sua “verità”.
Una storia lunga, che parte dal marzo 2003 quando a Bastia alcuni soggetti sognavano la possibilità di una trasformazione urbanistica riguardante la frazione di Ospedalicchio. La società Progress, creata dalla Cna decide in pochi giorni di acquistare un’area agricola ad Ospedalicchio; l’area in oggetto veniva definita “un appezzamento di terreno, posto in una posizione altamente strategica per lo sviluppo imprenditoriale”, alla presenza di Francesco Lombardi responsabile della Cna di Perugia, la quale era proprietaria della Progress stessa. Questa, stranamente, compera il terreno a più del doppio del suo valore. Ecco allora il primo interrogativo che si pone la stessa Rosella Aristei. Come mai la Cna, che dovrebbe occuparsi di offrire servizi ai soci artigiani, si improvvisa finanziaria e decide di investire i soldi dei soci per un terreno agricolo, pagandolo in modo esagerato. Ma ad ottobre 2003 la Progress scrive all’allora sindaco Bogliari dicendo: “Dai colloqui intercorsi abbiamo appreso e accolto positivamente la vostra intenzione di procedere con un Piano attuativo di iniziativa pubblica che contemperi il riassetto generale della zona industriale di Ospedalicchio. Per magia politica – dichiara ancora la Aristei – quell’interesse o desiderio si trasforma in realtà, ma la nascita è traumatica. Il sindaco Bogliari, però, consigliato da esperti del settore, con gli strumenti della maieutica politica, seduta stante, ossia durante il parto, Consiglio comunale, trasforma il Piano per l’attuazione dell’area, da privato, come in realtà desiderava mamma Progress, in pubblico. Nel frattempo – prosegue la Aristei – nasce la società Bastianova che ingloba mamma Progress e Francesco Lombardi ne diventa vicepresidente e poi amministratore delegato. “Insomma il Pip ha avuto una gestazione a dir poco problematica ed un parto traumatico. Riuscirà allora a rimanere in vita e, se sì, per quanto tempo? La maggioranza che lo ha fatto nascere sta lavorando per farlo morire, al di là della delibera ufficiale che lo riconosce nato e vivo. Perché? A favore di chi?”
Roldano Boccali
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