ASSEMBLEA PUBBLICA – La minoranza rimprovera all’Amministrazione l’assenza di dialogo


BASTIA UMBRA – Nella serata di venerdì scorso si è svolta un’assemblea pubblica, presso la sala consiliare del Comune di Bastia Umbra, convocata dai consiglieri di minoranza Rosella Aristei, Adriano Brozzetti, Luigino Ciotti e dal rappresentante dell’Italia dei Valori Pietro Caimmi.
Erano oggetto di dibattito pubblico i seguenti argomenti: l’urbanizzazione della zona industriale di Ospedalicchio, la variante ex Deltafina, lo sviluppo urbanistico della città. Ha introdotto la discussione il consigliere Rosella Aristei ricostruendo sinteticamente la vicenda della zona industriale di Ospedalicchio: da una iniziale urbanizzazione privata
si passò nel 2003 al Pip ossia alla gestione e soluzione dei problemi di urbanizzazione affidata con delibera al Comune, scelta questa riconfermata più volte e che l’attuale amministrazione sembra condividere. Ciò che indigna i consiglieri di minoranza è il ritardo nell’esecuzione del piano pubblico che viene da essi imputato ad una politica non trasparente della Amministrazione venata da possibili personalismi. Successivi interventi degli ex sindaci Brozzi e Lunghi hanno tenuto a precisare che la scelta di un intervento pubblico in questa zona di Bastia non sono mai stati messi in discussione, semmai i problemi riguardavano l’adozioni del regolamento attuativo. Con riguardo alla variante ex Deltafina, che è stata oggetto dell’attenzione politica delle amministrazioni comunali a partire dal 1996, l’attuale Giunta aveva proposto un piano urbanistico fortemente avversato non solo dalle minoranze, ma anche da vasti settori della società civile costituitisi in comitato. Adriano Brozzetti ricordava che l’area non ha per evidenti ragioni di ubicazione e viabilità una vocazione commerciale, come vuole la Giunta, ma deve essere utilizzata così come ci si riproponeva nei primi progetti ad uso prevalentemente scolastico. Luigino Ciotti ricordava che nonostante l’azione tempestiva delle minoranze e del comitato rappresentativo di 5000 cittadini circa a tutt’oggi manca una risposta della Amministrazione.
Una soluzione a questo interrogativo veniva ancora una volta dall’ex sindaco Brozzi il quale affermava senza mezzi termini che la ragione era da ricercarsi “nella illegittimità” del provvedimento della attuale Giunta. Brozzi tuttavia ravvisava una grave carenza di dibattito politico sull’identità e il volto che Bastia vuole darsi. In ciò concordavano i consiglieri di minoranza imputando il deficit di un vero confronto democratico alla maggioranza che a causa delle sue contraddizioni in questa materia è in grave crisi.
Roldano Boccali

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