L’ntento è quello di riportarla alla sua funzione di centro aggregativo


Verranno ridotti i posti di parcheggio presenti nella zona


BASTIA – La proposta di sistemazione della piazza di Ospedalicchio, sia nel disegno della pavimentazione (il percorso pedonale che attraversa la piazza, il sagrato, l’area delle sedute) che nello studio dei corpi illuminanti si inserisce in un luogo concepito come “luogo dello stare” riservato agli incontri, allo scambio, alle cerimonie civili e religiose, ma anche come “luogo dell’attraversamento” destinato ad una fruizione spesso veloce e talvolta anche distratta. Così l’architetto Monia Giacanella. `I due momenti di questo progetto sono la trasformazione della piazza e la sistemazione degli spazi e delle vie limitrofe. Essi sono le parti di un progetto unitario che rivolgendosi allo studio degli spazi e della viabilità circostante assume una vera e propria dimensione urbana”.
`Nel caso del disegno della piazza – continua l’architetto Giacanella – ridotta negli anni alla funzione di area di sosta per autovetture, essa viene mantenuta parzialmente accessibile alle autovetture e ridisegnata secondo una nuova geometria che prende ispirazione dalle assialità storiche e dai loro incroci (l’antica via Traversa e la via Francesca o Francigena) in cui lo spazio civico assume la stessa importanza dello spazio sacro della chiesa (sagrato)”. Le scelte progettuali sono orientate a riproporre elementi appartenenti alla storia dei luoghi come l’antico pozzo attorno al quale organizzare lo spazio delle sedute e a valorizzare le preesistenze come la pavimentazione dell’antica via Francigena (divenuta Via Ghisleria) attraverso u n a pavimentazione in travertino
che mantiene la continuità dell’antico percorso (riduzione della viabilità da doppio senso a senso unico).
I materiali previsti per la pavimentazione della piazza sono il travertino ed il basalto in quanto appartenenti alla tradizione locale, i quali, applicati con formati e lavorazioni differenti contribuiscono a disegnare un nuovo ordine geometrico della piazza.
Un lavoro imponente che servirà proprio a ridare una nuova fisionomia alla struttura che da sempre rappresenta il centro di aggregazione più importante di ogni centro, soprattutto di quelli più piccoli. Un luogo in cui la gente può incontrarsi, discutere e socializzare.

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