LA GIUNTA municipale si riunirà domani in seduta straordinaria per la valutare la situazione dopo che il Tar dell’Umbria ha accolto il ricorso del Comune di Assisi relativo ai finanziamenti del Puc 2. Ricorso che ha riconosciuto la validità del progetto presentato dalla città serafica nel quadro dei piani urbani complessi 2, legati cioè ai centri storici. «Come ho già avuto modo di indicare alla Regione Umbria, con atti, comunicazioni e telegrammi — dice il sindaco Claudio Ricci — intendo privilegiare la strada del dialogo per trovare soluzione tecniche e amministrative concordate». Ricci spiega infatti che è consapevole di dover valorizzare sempre più il centro storico di Assisi, patrimonio mondiale Unesco, anche attraverso il Puc 2, il cui progetto prevede, anche con il concorso dei privati, il recupero di servizi, residenzialità e spazi per funzioni socio culturali. «Ma non intendiamo ledere i progetti in atto di numerosi Comuni umbri — spiega — e, soprattutto, né rallentare o pregiudicare risorse molto importanti per la valorizzazione dei centri storici della nostra regione». Intanto c’è mobilitazione anche a livello regionale. «Posto che le risorse del Puc 2, anziché essere gestite secondo i criteri della buona amministrazione, sono state utilizzate per scopi politici in campagna elettorale, tanto che oggi la Regione risulta soccombente nel ricorso presentato del Comune di Assisi al Tar, come intende muoversi la giunta regionale nei confronti dei Comuni non ammessi a finanziamento?». A chiederlo è il consigliere Franco Zaffini con un’ interrogazione. «Dopo aver denunciato a tempo debito la gestione impropria delle risorse — spiega Zaffini — ci ritroviamo adesso, da un lato con comuni come Assisi e Orvieto che reclamano legittimamente la revisione dei criteri di attribuzione del punteggio ed i conseguenti finanziamenti, dall’altro Comuni che hanno fatto affidamento sulle risorse assegnate».
Maurizio Baglioni

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