Ora l’uomo di 53 anni è rinchiuso a Capanne. Un nigeriano, invece, evade dai domiciliari e viene riacciuffato
BASTIA UMBRA Ancora un caso di violenza nei confronti di donne, stavolta a Bastia Umbra, dove un cinquantatreenne di origini laziali è stato arrestato con l’accusa atti persecutori, maltrattamenti in famiglia e lesioni personali.L’uomo, di notte, ha aggredito la convivente a calci e pugni nei pressi della stazione ferroviaria di Bastia Umbra, causandole la frattura del naso e varie contusioni.Le grida della donna per strada hanno richiamato l’attenzione dei cittadini,che hanno chiamato subito il 112 permettendo ai carabinieri di intervenire nel giro di qualche minuto e di fermare l’uomo, che anche con l’arrivo della gazzella ha continuato a picchiare la donna.
Portato in caserma dai carabinieri accorsi per porre fine al pestaggio selvaggio della compagna, il cinquantatreenne è stato arrestato e, dopo il rito direttissimo di convalida, rinchiuso Capanne.Si tratta, per il territorio compreso tra Bastia, Assisi,Cannara e Torgiano, dell’ennesima violenza sulle donne: a novembre dello scorso anno, a Bastia Umbra, un uomo originario dell’Ecuador aveva addirittura tentato di uccidere la convivente mentre si faceva la doccia.E ancora. I carabinieri della compagnia di Assisi hanno arrestato anche un nigeriano di 27 anni, già noto alle forze dell’ordine, evaso mentre si trovava a Petrignano di Assisi in regime di arresti domiciliari per reati collegati all’uso di droga.Il giovane nigeriano, non trovato in casa al momento del controllo, dopo accurate ricerche è stato rintracciato dai carabinieri a Ponte San Giovanni mentre si stava allontanando a bordo di un treno: una volta bloccato, lo straniero è stato tratto in arresto per evasione e associato anche lui al carcere di Capanne.
Fla.Pag.

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