C’è anche chi è stato multato 16 volte. Sotto accusa pure la taratura del sistema abbinato al semaforo smart

Il Comitato contro il T-Red a San Lorenzo sta raccogliendo adesioni per la sua rimozione

di Flavia Pagliochini
BASTIA UMBRA Oltre 1.400 firme e grande partecipazione di cittadini alla riunione del Comitato Sì rotatoria – No T-Red a San Lorenzo e forte adesione anche al ricorso collettivo che lo stesso Comitato sta predisponendo. Tra i ricorrenti c’è anche il caso di chi ha preso ben 16 multe e anche per questo motivo il Comitato ha convocato un incontro pubblico, invitando l’amministrazione comunale. L’appuntamento è domani dalle 20,30 nel centro sociale di San Lorenzo.
L’incontro avrà come obiettivo principale il proseguimento della raccolta firme e dei documenti da parte di coloro che intendono fare ricorso contro i verbali emessi. Le rappresentanti del comitato Paola Mela e Katiuscia Malfetta hanno esteso un invito ufficiale al sindaco Erigo Pecci, auspicando la sua presenza all’evento. “L’eventuale presenza del sindaco sarebbe un’importante opportunità per comprendere le intenzioni dell’amministrazione comunale a seguito della momentanea sospensione delle rilevazioni delle infrazioni da parte del T-Red, che è attualmente stato riportato alla fase di pre-esercizio”, si spiega in una nota. “Invitiamo tutti i cittadini a partecipare attivamente per far sentire la propria voce e per essere aggiornati sulle prossime azioni del comitato”. Intanto ci si rallegra per la partecipazione all’incontro dei giorni scorsi, come spiega Mela “la presenza di tanti cittadini ci fa capire che la scelta di agire come comunità è stata quella giusta per reagire ad una questione che ogni giorno di più appare gestita male dalla nascita ed attuata senza i dovuti accorgimenti che devono necessariamente essere osservati prima di mettere in funzione un apparato sanzionatorio del genere. A noi non interessa la battaglia politica, ma i risvolti che comporta nella vita quotidiana di tutti noi che già dobbiamo affrontare le difficoltà economiche di tutti i giorni e non sentiamo proprio il bisogno che qualcuno metta in campo situazioni che aumentano i problemi. Quello che è sorprendente è il fatto che nessuno all’interno dell’amministrazione si sia preoccupato, visti i numerosi rilevamenti effettuati nel periodo di prova a settembre, di dare evidenza pubblica al fenomeno e di effettuare una approfondita verifica delle tarature del sistema”. “In effetti – aggiunge l’avvocato Malfetta – più andiamo avanti e più ci si rende conto che ci troviamo di fronte, non solo ad un problema di legittimità dell’istallazione a causa della mancanza della delibera di giunta che individua il luogo dove mettere il T-Red, ma anche a probabili errate tarature del sistema abbinato al semaforo smart. La variabilità della durata delle fasi dell’impianto semaforico potrebbe aver reso l’incro cio, addirittura, più pericoloso contraddicendo le intenzioni dichiarate dell’amministrazione che ha più volte affermato che il T-Red avrebbe reso più sicura la viabilità in quel punto ne vralgico”.
E ora si attende la risposta alla richiesta di incontro col prefetto.

Loading

comments (0)

Questo sito usa Akismet per ridurre lo spam. Scopri come i tuoi dati vengono elaborati.