PERUGIA – Primarie di coalizione ed un solo candidato del Pd. La segreteria provinciale del Partito democratico ribadisce la linea per la scelta dei candidati a sindaco nei Comuni sopra 15mila abitanti e per la presidenza della Provincia. Gelando le aspettative di quei democratici pronti alla “guerra” fratricida pur di correre per la fascia di sindaco.
E’ il caso di Spoleto e Bastia Umbra. Nella città del Festival, il consigliere regionale Giancarlo Cintioli ha anticipato tutti, ufficializzando la propria candidatura alle primarie. Seguito a ruota dall’attuale vice sindaco, che già da tempo si stava preparando alla successione di Brunini.
A Bastia, il Pd ha addirittura presentato contestualmente i propri candidati alle primarie: l’ex segretario diessino, Erigo Pecci, e l’ex assessore Antonio Criscuolo. Uno dei due, a Spoleto come a Bastia, dovrà quindi fare un passo indietro. Un po’ come avvenuto a Foligno, dove l’assessore regionale Vincenzo Riommi ha lasciato strada al vice sindaco Nando Mismetti.
“Ne resterà soltanto uno” ha sentenziato il segretario provinciale del Pd, Alberto Stramaccioni. E la legge degli “highlander” vale anche per la Provincia di Perugia, dove ambiscono a correre per la presidenza Cristofani, Tomassoni e Guasticchi. “Ogni altra procedura o iniziativa personale – ammonisce la segreteria provinciale del Pd – rischia di contribuire alla confusione e a contrapposizioni interne”.
M.S.

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