SI MUOVE qualcosa all’interno del centrosinistra che, fino a ieri, appariva cristallizzato. Le primarie promosse dal Pd e presentate sabato scorso sono «primarie aperte alla coalizione», ma non di coalizione. Una precisazione che il  coordinatore Roberto Capocchia tiene ad evidenziare per non generare ulteriori polemiche nel centrosinistra. La reazione degli altri partiti non è stata univoca. Mentre Idv, Rifondazione comunista, Comunisti italiani e Sinistra critica hanno respinto l’invito auspicando un passo indietro del Pd, la Margherita, invece, ha voluto accoglierlo. Con una nota il segretario Vitaliano Cristofani annuncia che la Margherita parteciperà alle primarie. «In questo momento riteniamo necessario continuare ad alimentare in modo costruttivo occasioni di dialogo per ricercare le condizioni per poter arrivare anche a Bastia ad un Pd più forte e più coeso». Una decisione che, secondo Cristofani, potrà «contribuire ad una maggiore chiarezza nel centrosinistra tentando di ricreare quel clima di dialogo indispensabile per arrivare ad una sintesi che consenta al centrosinistra di proporre alle prossime amministrative una guida convincente per la città». Piccoli ma significativi segnali che potrebbero cambiare lo scenario nel centrosinistra, rendendolo meno frastagliato. Alle primarie partecipa anche lo Sdi con il candidato Maria Rita Ascani e, quindi, si allarga il consenso dei partiti ‘moderati’ intorno al Pd.


L’OGGETTO del confronto sul quale costruire la preparazione della campagna elettorale del centrosinistra è così definito da Capocchia: «Di fatto la strada è tracciata (con le primarie, ndr) e noi auspichiamo una convergenza con tutte quelle forze politiche che possono dare un contributo proprio alla costruzione di un grande progetto comune».
m.s.

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