Mascio: “Nuovi indicatori. Trenitalia: Lavoriamo per eliminare le sbarre”
LISA MALFATTO
BASTIA UMBRA – Nonostante sia fin troppo “illuminata” dal riverbero del sole, si vuole far luce sulla questione del passaggio a livello di Ospedalicchio – SS147, ferrovia Foligno-Terontola.
La segnalazione dei cittadini faceva presente la scarsa visibilità della chiusura delle sbarre e dell’illuminazione semaforica durante le ore dell’alba e del tramonto.
Un potenziale rischio per gli automobilisti in transito che potrebbero urtare contro le sbarre (un caso è avvenuto poco meno di due settimane fa).
Niente a che vedere con “l’impianto tecnico”: l’illuminazione semaforica è regolarmente funzionante. La causa è di “origine naturale”: il bagliore del sole (nelle ore mattutine e tardo-pomeridiane) ostacola la visibilità, e le sbarre chiuse vengono “riconosciute” dall’automobilista solo ad una distanza di 50 metri dalle stesse. Per ora sembra essere lasciata “in sospeso” la soluzione del sottopassaggio (progetto che è stato oggetto di diversi incontri tra Comune, Provincia e Regione): più che una soluzione si rivela una complicazione, vista la presenza dei 4 acquedotti che scorrono proprio in quel punto, portando l’acqua da Cannara a Perugia. Tra i disagi degli eventuali lavori, l’inquinamento delle falde e i lunghi tempi di realizzazione. La soluzione più adeguata sembrerebbe essere quella ricordata dall’assessore regionale ai Trasporti Giuseppe Mascio: una doppia segnalazione di transito del treno.
“Un’altra indicazione di chiusura delle sbarre che anticipi quella già esistente – dice Mascio – mi sembra il sistema migliore per eliminare il problema. Problema che è già noto alla Regione, tant’è che anche l’assessore Lamberto Bottini ha esaminato più volte la possibilità dell’inquinamento delle falde acquifere qualora dovesse andare in porto il progetto del sottopassaggio. Progetto che non è escluso, gli acquedotti si possono anche spostare – continua l’assessore – ma ci vuole molto tempo”. In ogni caso, Mascio tiene a sottolineare che la
questione non è di competenza della Regione, ma delle Ferrovie dello Stato: “un conto è la Ferrovia Regionale – ha detto – dove siamo noi a risolvere i problemi e a tirare fuori i soldi. Qui, però, non possiamo far altro che segnalare il problema alle Fs”.
Dal canto suo, la Rete Ferroviaria Italiana, la società dell’infrastruttura del Gruppo Ferrovie dello Stato, precisa che tra le sue priorità c’è l’eliminazione di tutti i passaggi a livello ancora presenti sulla rete. Il programma di intervento, per un investimento complessivo di circa 800 milioni di euro, prevede che circa 120 all’anno vengano sostituiti con sottopassi e cavalcavia.
“La declinazione regionale di questo piano di soppressione – si legge in una nota delle Fs- e di automazione dei passaggi a livello in Umbria, messo a punto con la Regione e i Comuni, riguarda 45 impianti, per un investimento complessivo di 54 milioni di euro. Attualmente all’esame degli organi competenti c’è anche il progetto di eliminazione del passaggio a livello di Ospedalicchio, che nel frattempo è perfettamente funzionante in tutte le sue componenti (avvisatori acustici, segnalatori luminosi e meccanismi di chiusura delle sbarre). Proprio negli
ultimi giorni, le squadre tecniche di Rfi hanno effettuato interventi di normale manutenzione, che rientrano nell’ordinaria e ciclica attività di monito-raggio degli impianti: solo in un caso si è reso necessario un intervento straordinario, dovuto all’urto delle sbarre da parte di un autoveicolo”. “Il rispetto totale di tutti gli standard di sicurezza-conclude- è da sempre requisito essenziale per FS, nell’auspicio che totale sia il rispetto delle regole e delle norme del codice della strada”.
Un invito ai cittadini ad andare piano insomma, in attesa di ulteriori sviluppi.
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