Si parla anche di salvaguardare una pezzo di storia cittadina


BASTIA UMBRA – Il comitato si chiama “per le scuole nell’area ex Deltafina”, ma le problematiche che si avvia ad affrontare vanno ben oltre la locazione degli edifici scolastici.
Rotatorie e edifici storici della cittadina sono solo la base di una filosofia che ripromette di arrivare lontano; sabato 7 luglio sembra infatti si siano rinnovate le fondamenta di un movimento popolare che è determinato a far tornare l’amministrazione sui suoi passi. Ma c’è di più; i promotori dell’iniziativa hanno infatti parlato di “cosa pubblica” affinché la politica si rinnovi. Progetto che ha raccolto centotrenta firme solo la sera della fondazione del comitato. Finiti i moduli cartacei gli addetti alle iscrizioni si sono dovuti giustificare per l’inconveniente, assicurando ai presenti che la procedura poteva comunque essere posticipata, usufruendo del modulo da scaricare dal sito intemet www.Bastia.it. Sono state le immagini dell’Eden Rock di oggi, praticamente demolito, ad accogliere la cittadinanza sabato 7 luglio; un messaggio forte e chiaro, che la popolazione, o almeno larga parte di essa sembra aver recepito. Proprio da qui la riflessione, passando per elementi tecnici che riguardano la viabilità, si è estesa, manifestando un forte attaccamento per una delle potenze industriali che ha fatto crescere nel dopo guerra Bastia Umbra, proponendo per quei tempi una tipologia di produzione illuminata. “Per quanto riguarda la viabilità” hanno infatti dichiarato i promotori del comitato “i dubbi arrivano quando si osserva il progetto con tre rotatorie; un anello che avrà come fulcro centrale via Roma. Nessuno dell’amministrazione ha il coraggio di dire che il risultato che si andrebbe ad ottenere dopo la realizzazione del progetto sarebbe soltanto quello di congestionare maggiormente il traffico che transita per quella strada. Per realizzare le due rotatorie più piccole, inoltre, verrà distrutto l’ingresso di viale Giontella. A questo punto sembra lecito e opportuno domandarsi, qualora non si trattasse di proprietà privata, a quando la demolizione di Villa Giontella?”. A posteriori, visto l’orgoglio cittadino che sta emergendo in questa fase di discussione in merito alle vecchie industrie che hanno fatto la storia del comune, non sembra da sottovalutare le proposta fatta tempo fa dalla minoranza, circa la possibilità di creare un mini circuito museale ad hoc. Nei prossimi giorni, coloro che si sono già iscritti al comitato verranno invitati ad una riunione per approvare il testo della petizione, poi partirà la raccolta vera e propria delle firme.
Alberta Gattucci

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