in piazza Mazzini, due piastre di ghisa ricorderanno la Lizza, una delle competizioni


La gara tra i rioni di Bastia si avvia a conclusione, mercoledì il vincitore


BASTIA – Domani sera sarà il momento della verità, l’ultimo atto dell’edizione 2004 del Palio de San Michele. Ma un primo risultato parziale arriva già dai “Giochi”, seconda competizione per la conquista della vittoria finale, che si è svolta domenica in piazza Mazzini. Quattro gare disputate, due di tipo tradizionale (corsa con i sacchi e tiro alla fune) e due di moderna invenzione (detti “Osteria” e “Fuga da Alcatraz”). I risultati finali hanno portato a qualificarsi al primo posto il rione Moncioveta (60 punti), al secondo il rione San Rocco con 36, al terzo il rione Portella (24 punti) e al quarto il rione Sant’Angelo fermo a 12. Ieri sera si è svolta invece la terza prova, l’accesa  e coinvolgente Lizza, una staffetta a quattro, corsa nel circuito di piazza Mazzini per una lunghezza di 400 metri.
Da questa edizione del Palio sono state posizionate nella pavimentazione della piazza, in modo permanente, delle piastre in ghisa con gli stemmi dei quattro rioni, messi nella loro posizione geografica rispetto alla città. Si trovano nei due punti delle virate della Lizza, virata nord nei pressi del portoncino di “Casa Mancinelli” e virata sud nei pressi dell’edificio comunale. Questa iniziativa è stata pensata per dare importanza e personalità alla corsa, in modo che durante tutto l’anno sia possibile riconoscere i punti di virata. Inoltre, con il percorso così definito, a partire da questa edizione si potranno registrare i tempi ufficiali della Lizza e realizzare un archivio storico con i record stabiliti anno dopo anno.
“Abbiamo voluto lasciare, per così dire, – spiega il presidente dell’Ente Palio, Monia Giacanella – un segno `indelebile’, proprio come fa ogni 28 settembre questa emozionante gara. Ringrazio l’amministrazione comunale che ha permesso questo gesto, riconoscendone il valore morale per la città di Bastia”. Sempre per la Lizza, è stata organizzata insieme al parroco Don Francesco Fongo la benedizione degli atleti prima della gara, un rito che ha reso più profondo il significato del Palio nato proprio in onore del Patrono San Michele Arcangelo. “Nella festa – sottolinea Don Francesco Fongo – si esprime l’impegno sociale dei cristiani a favorire l’incontro, il dialogo e la fraternità con tutte le persone che, nel tempo, si sono e si stanno inserendo nel tessuto umano sociale ed ecclesiale della nostra città. Questa motivazione non può essere né persa né dimenticata”. Inoltre la gara è stata preceduta dalla “Veglia della Lizza” che è stata fatta nelle Chiesette delle zone: la Chiesa di San Marco Evangelista per il rione Sant’Angelo; la Chiesa di Madonna del Pantano per il rione Moncioveta; la Chiesa di Sant’Anna per il rione Portella e la Chiesa di San Rocco per il rione San Rocco.

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