BASTIA UMBRA —E’ APPENA calato il sipario sulla 51esima edizione del Palio San Michele Arcangelo. Quest’anno sono apparsi chiari segni di novità nel solco di una consolidata tradizione. Non solo i grandi numeri di una festa che è la più coinvolgente della città, ma anche il segno di un forte attaccamento ai valori religiosi che nel 1962 sono stati alla base dell’iniziativa voluta dall’allora parroco don Luigi Toppetti. Lo ricorda il presidente dell’Ente Palio, Marco Gnavolini, che ha ringraziato le centinaia di rionali, che hanno lavorato generosamente per la riuscita della festa, nei dieci giorni di manifestazione. Ha anche rivolto un appello alle istituzioni perché continuino a dare il loro indispensabile sostegno e, se possibile, lo incrementino nell’interesse della festa e della città. Le sfilate non sono più tali da anni, e sono diventate degli spettacoli in piazza così trasformata in uno splendido ed eccezionale teatro a cielo aperto. Altra novità, dal prossimo anno, potrebbero essere schermi per offrire la visione delle rappresentazioni dei rioni ad un pubblico più vasto delle tribune in piazza.
m.s.
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