L’amichevole L’Angelana di Stefano si schiera a 5 al PalaGiontella di Bastia per il test contro l’Insula Romana Futsal di Federico. Appuntamento alle 15
Il papà non vuole perdere: “Ho già avvisato Tomassoni Se ci battono, mi pagate una bella mangiata di pesce”

BASTIA UMBRA- “Mi piace il rombo”.Quello pinnato, senza squame che si nasconde tra la sabbia del Baltico e del Mediterraneo? E che al forno – ma mica fuor d’acqua – necessita solo di un filino d’olio a crudo? “Sì, anche quello – sorride Stefano DeNigris, allenatore dell’Angelana
rallentata dal gelo, tre allenamenti soltanto in questa settimana -.Ma io intendevo lo schema: a rombo. Si usa nel calcio a 5. Ne so qualcosa io”. Stefano torna al futsal oggi,trentaanni dopo il Mondiale giocato con la Nazionale in Brasile nel 1982, lui che di quella selezione era uno degli universali più interessanti. Oggi,col calcio di nuovo fermo, c’è suo figlio Federico, allenatore dell’Insula Romana di C2, da battere alle 15 al PalaGiontella di Bastia. Più partitella “in famiglia” di questa!“Sempre di rombo parliamo – continua il tecnico più rosso dell’Eccellenza -.Ho avvisato Tomassoni in modoche sparga la voce agli altri miei ragazzi nello spogliatoio:se perdiamo questa partita per me speciale, mi offrono una cena di pesce con i controfiocchi”.E magari un rombettino ci scappa. Con un trito di prezzemolo,porro e aglio e un buon Chardonnay toscano d’accompagno. “Preferirei mangiare sereno a casa sabato sera – prosegue -piuttosto che vittima degli sfottò di Federico al ristorante, davanti a tutti, così. Io non voglio perdere nemmeno a briscola,figuriamoci a calcetto, il mio sport, e per giunta contro mio figlio”. Quello da mettere oggi in campo invece che nello stomaco, è un rombo tutta tecnica:“Nel futsal è così, giocano quelli che alla palla danno del tu. Quindi Palanca in porta,vertice basso Torroni, centrodestra Settimi, centrosinistra Tomassoni, vertice alto Calisti. In panca, invece, mi porto Orega,Silvestri e Bordichini. Gli altri tutti in palestra,compreso Babusci che ha superato la ricaduta dopo lo stiramento e rientrerà a pieno regime”. Rischia Stefano. “Secondome,non sarei nemmeno capace di allenare una squadra di calcio a 5”. Male che vada, c’è un altro rombo da schierare. Sul piatto, bene, tra gli sfottò.

di Tommaso Ricci

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