I residenti delle due frazioni reclamano più attenzione
BASTIA UMBRA – I cittadini delle frazioni bastiole sono in fermento. In ballo ci sono manutenzioni ordinarie e straordinarie congelate da troppo tempo negli elenchi degli indirizzi di governo della pubblica amministrazione; non solo. Costano e Ospedalicchio reclamano anche la giusta attenzione, anche formale, nei confronti di ciò che manca e che, invece, succede fuori dal capoluogo comunale; soprattutto a livello sociale e culturale. I cittadini, infatti, ribadiscono insistentemente (anche a proposito dell’appena trascorsa stagione estiva) che la maggior parte degli eventi e delle manifestazioni che si svolgono presso le due frazioni vengono pensate, organizzate e promosse da associazioni di volontariato, talmente motivate nei confronti del proprio paese che spesso anticipano provvedimenti in genere di natura amministrativa. Se fino a poco tempo fa la questione poteva essere ridotta a bisbigli, a volte anche di origine politica, pare che ultimamente i cittadini si stiano confrontando trasversalmente e che, sempre più spesso, si muovano di comune accordo per organizzarsi in forma di comitati. La decisione viene identificata come estremo gesto a seguito prima di segnalazioni, poi di richiami, informali e pubblici, nei confronti della squadra di governo (assessori e consiglieri di rappresentanza compresi), così come anche di coordinamenti partitici. E qui il fenomeno si fa interessante. I cittadini delle frazioni di Costano e Ospedalicchio, stanchi di non comprendere realmente l’entità delle difficoltà economiche derivanti dai tagli del governo centrale, come anche i criteri di scelta adottati per l’inserimento a bilancio delle opere pubbliche, così come di non riceve-re le adeguate attenzioni dal punto di vista umano da parte della squadra di governo, forti, invece, delle quo-te di denaro raccolte tramite iniziative autogestite e reinvestite a vantaggio della comunità, stanno procedendo per rappresentarsi da sé, e provvedere, per quanto possibile, alle proprie necessità in modo autonomo. Questo comportamento, se da un lato può avere il sapore della responsabilità civile, oltre che di quella sinergia pubblico-privato di cui tanto ha sempre parlato l’attuale amministrazione di centrodestra, dall’altro la-scia intravedere la possibilità che la società civile sia sempre più protagonista della strategia di programmazione politica. Per il momento resta aperta la partita fra pubblica amministrazione e territorio comunale; l’osservazione, tuttavia, resta viva in attesa del non prossimo, ma pur sempre in itinere, sviluppo politico.
Alberta Gattucci
Troppo bene…
Articolo scritto molto bene, al di la dei contenuti. Leggendolo salta subito all’occhio una cosa lo stile di scrittura è mooolto diverso da quello solito della giornalista che firma.
Allora mi domando se gli articoli scritti in precedenza sono usciti dalla stessa penna o se è in occasione di questo articolo che è cambiata la penna che scrive.
Condivido tutto quello che scrive la Gattucci: Ospedalicchio, ad esempio, se ha voluto festeggiare il 150° dell’Unità Nazionale lo ha potuto fare solo grazie al Circolo Culturale che ha organizzato la manifestazione e pagato le spese (anche la banda di Costano). Il comune non ha dato alcun contributo.
Non capisco, però, perchè la Gattucci metta in mezzo anche Costano che ha avuto dal comune lo stesso trattamento delle altre località, come ad esempio, di recente, pannelli segnalatori della velocità, dossi rallentatori del traffico ecc. senza considerare i due rifacimenti della piazza avuti negli anni passati.
Ospedalicchio è completamente IGNORATO.
Forza co ste lamentele….. Chi è che ha mandato l’ articolo alla giornalista??? Lascio ogni commento sul contenuto dell’ articolo perchè ci sarebbe da scrivere un poema, però mi chiedo: ma qund’è che invece di lamentarsi si passerà alla collaborazione vera e non a chiacchiere con l’ amministrazione per risolvere i problemi?
Sinceramente a me interessa poco chi ha eventualmente mandato l’articolo alla giornalista e se lo stesso è o non è farina del suo sacco. Oltretutto non è poi scritto così bene, in alcune parti non è molto chiaro dove intenda andare a parare.
Mi interessa invece per lo spunto che offre a stimolare la riflessione su problemi oggettivi quali le possibili sinergie tra pubblico e privato, tra cittadino e pubblica amministrazione. Nell’esempio che ho fatto ho voluto rimarcare l’inziativa privata nel voler celebrare una ricorrenza sentita dalla popolazione che non ha trovato adeguato supporto da parte dell’amministrazione. Tutto qui.
Per quanto riguarda le “manifestazioni” nulla è cambiato, quindi è tutto un dire, “vengono pensate organizzate e promosse dalle associazioni di volontariato”, perché da chi altri dovrebbero essere promosse, non certo con soldi pubblici dal Comune, il Volontariato è Volontariato, che altri scopi ha?, Un bravi a chi le organizza come avviene dappertutto. Da elettore non chiedo che il comune pensi alle manifestazioni per il mio quartiere, a quelle ci pensiamo da soli, il divertimento è quello, riunirsi organizzare e divertirsi.
Ad Ospedalicchio l’unica che ha fatto Volontariato per tutta la comunità con opere che rimangono e sono di utilità continua e costante per il paese e i paesani è la Parrocchia, durante tutto l’anno è attivo il gruppo dell’Oratorio che gestisce e usufruisce degli spazi parrocchiali da volontari veri facendo un servizio per numerose famiglie e senza rivendicare niente a nessuno.
L’articolo sembra come al solito strumentale e fazioso, e inoltre bisogna capire chi si lamenta, non generalizziamo, le lamentele appartengono agli sconfitti.
A San Lorenzo la Festa è in mano ai volenterosi del quartiere che gestiscono chiesa, circolo e varie. Non parliamo poi dei problemi relativi agli allevamenti di suini!!! Il traffico pesante e la velocità della maggior parte della gente che passa per via Atene è un’altro grosso problema! Il quartiere è densamente abitato e pieno di bambini. Non c’è niente di niente, neanche i cartelli di limite di velocità! nn ci sono neanche le strisce pedonali davanti alla scuola. Siamo al ridicolo!
A Srek: ma come , scritto molto bene: Che vuole dire “cittadini….stanchi di non comprendere realmente l’entità delle difficoltà economiche….” Non sa manco la forma passiva! E’ lei ,è lei!