Il punto sul futuro dell’azienda e le prospettive degli operai

 

BASTIA UMBRA – Caso Franchi. “Finalmente sono finite lungaggini burocratiche e diatribe politiche” commenta Adolfo Pierotti della CiSL, confederazione italiana sindacati dei lavoratori, riferendosi al consiglio comunale aperto, che si terrà oggi presso il municipio bastiolo dalle ore 16 in poi, con un unico punto all’ordine del giorno: il piano di delocalizzazione dell’ azienda bastiola e la trasformazione dell’area compresa tra via Firenze e la rivierasca. Proprio a scopo di una più efficace illustrazione del progetto, alla massima assise parteciperà la stessa mano che ha firmato il disegno di quella che è stata definita la “nuova centralità urbana” di Bastia Umbra: Manuel Salgado, architetto portoghese di fama internazionale.
“Sono felice per i lavoratori che vedranno salvi i loro posti di lavoro, per le loro famiglie e per la famiglia Franchi, che ha sempre creduto e investito nel progetto territoriale con generosità e lungimiranza” continua nel sottolineare Pierotti della CiSL “le officine meccaniche Franchi, con il nuovo stabilimento, puntano a diventare un polo d’eccellenza produttiva e un’ modello trainante; per l’economia bastiola e non solo”. “Messo anche la politica deve mantenere gli impegni presi” aggiunge Umbro Conti della Uilm, unione italiana dei lavoratori metalmeccanici “i lavoratori e l’azienda si aspettano risposte e atti concreti. La riqualificazione di un’azienda come quella Franchi non può essere sottovalutata; anzi. Il successo nella realizzazione del progetto deve essere considerato una responsabilità collettiva. La fase della delocalizazione dovrà seguire di pari passo l’avanzamento della R2, meccanismo che non imporrà alla famiglia di imprenditori altri ingenti investimenti economici e ritardi che potrebbero diventare inaccettabili e insostenibili”. Insomma, sembra che imprenditori e sindacalisti questa volta siano dalla stessa parte e che attendano con ansia il ricongiungimento con gli amministratori della giunta Lombardi. In ballo non c’è solo il futuro di un’ azienda, ma anche il primato di riqualificazione che si contendono le aree ex Pic, ex Mattatoio, ex Deltafina e Petrini.
Alberta Gattucci

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