Eccellenza Il difensore contro il suo passato
NOCERA –Non è una gara come le altre, ma in fondo è sempre una partita da vincere. Anzi, quella ideale per schiodare lo zero dalla casella delle vittorie stagionali in campionato.
“Ma se dessimo uno sguardo a quanto fatto nei primi 180’ direi che non avremmo rubato niente se fossimo stati a punteggio pie-no”, esclama Mirko Passeri. Il grande ex della sfida con il Bastia, ma ancor più il leader di una retroguardia che ha subito fatto intendere di voler vendere cara la pelle, pur di ripetere la straordinaria stagione passata. “Dobbiamo però dimenticarci di quel che abbiamo fatto lo scorso anno – sottolinea l’ex biancorosso – non dimenticare la cavalcata che ci ha condotto ai playoff, ma convincersi che adesso è tutta un’altra storia. Se sono rimasto, io assieme ad altri componenti dello zoccolo duro della passata annata, è proprio per andare alla ricerca di nuovi stimoli, e penso che il confronto con quanto di buono fatto lo scorso anno ci possa dare un ulteriore spinta a far bene. Ma il presente è il presente, e comunque il quarto posto dello scorso anno resterà nei libri di storia”.
Così come potrebbe finirci un eventuale successo sul Bastia, perché si tratterebbe del primo conquistato nel “nuovo” stadio “Marinangeli”: “Ci teniamo a far bene, ma sarà una gara come le altre. Difficile, quindi, perché in questa Eccellenza a 16 squadre non c’è più posto per le squadre materasso. La lotta per evitare le ultime sei posizioni sarà incerta fino alla fine, ma anche se la critica e gli addetti ai lavori ci mettono ancora una volta in ultima fila, siamo certi di avere le qualità per raggiungere l’obiettivo che ci siamo posti”.
Del resto soltanto qualche episodio dubbio ha privato sin qui il Nocera della gioia del primo successo: “Il rigore concesso domenica scorsa al Collepepe mi è parso inventato. Sappiamo di aver fatto bene ma ora dobbiamo pensare solo al Bastia”. Ovvero la sfida che significa anche derby eugubino in panchina tra Pugnitopo e Tasso: “Il mister s’è calato subito bene nella nostra realtà e sono contento di lavorare con un tecnico che ha militato per molti anni ad alti livelli, giocando peraltro da difensore”.
R. BAR.
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