La replica di Aristei alla società Bastianova


BASTIA UMBRA – “Annullare tutto il Paim (piano attuativo di iniziativa mista) e ridiscutere in modo adeguato, coerente, trasparente, condiviso con la città, un nuovo Piano che risponda, da una parte alla necessità della trasformazione e recupero dell’area, dall’altra a quella di una trasformazione rispondente alle reali esigenze di Bastia Umbra, letta nelle sue esigenze attuali, ma sopratutto nell’ottica di uno sviluppo compatibile e di una vera qualità della vita dei cittadini di Bastia” .
Rosella Aristei replica alle osservazioni fatte dalla Società Bastianova in merito alla variante dell’area ex Deltafina. “E’ sicuramente fuori da ogni ipotesi di confronto – afferma la rappresentante delle liste civiche – rilevare che il soggetto attuatore Bastianova del Paim, insieme al Comune, abbia presentato un Paim a firma congiunta e poi abbia presentato le osservazione allo stesso atto di cui lui stesso era già firmatario. Ciò fa sicuramente pensare a diverse ipotesi, che mal si possono prendere in esame quando l’atto amministrativo riguarda una variante urbanistica concordata per una iniziativa mista: o i due soggetti non hanno chiarito a monte le loro posizioni volontà, oppure uno dei due soggetti, in questo caso Bastianova, si è trovato costretto a firmare un piano pur non condividendolo? Se sì, perchè?”. “D’altra parte – continua la Aristei – la stessa Società Bastianova fa presente che “il Comune ha sempre preteso dalla ditta l’assunzione dell’esecuzione di una strada da Prg prevista esternamente al comparto oggetto del Paim”. La rappresentante delle liste civiche si domanda quindi. “A quale scopo pretese considerate inesigibili sono state comunque accettate dalla Società Bastianova? E poi, perchè il Comune , come dichiara la Società, con il Piano adottato, ha completamente stravolto l’impianto del Piano con la variante presentata? Quali accordi sconosciuti al Consiglio comunale soggiacciono alla variante presentata? Perché il Comune non ha rispettato i patti presi con la Società? “Ciò che sconcerta ancora è che la Società manifesta dubbi sulla certezza dell’approvazione della variante da parte del Consiglio comunale o addirittura annullamento della stessa in sede giurisdizionale. Perché tali preoccupazioni? Se una variante urbanistica attuata con iniziativa mista è stata costruita nel rispetto delle norme, chi potrebbe dichiararla illegittima o difettosa? Come mai sono state inserite nel Piano particelle di proprietà della Provincia ed il Piano non ha previsto la presenza consenziente di tale Ente coinvolto nella trasformazione di una sua proprietà? Perché la Società Bastianova rileva tanti errori tecnici da correggere nel testo della convenzione: sono tali realmente o, se no, come sono costruiti e scritti gli articoli della convenzione? Perché il Comune “avrebbe” stravolto il Piano, senza l’accordo della Società e si sì, perché il Comune avrebbe portato, con tanta urgenza, la variante in Consiglio, con la firma della Società Bastianova, che però non era d’accordo, né in parti sostanziali della variante, né in parti marginali, forse di suo specifico interesse?” Di fatto, la Società Bastianova ha presentato 26 osservazioni al Paim, di cui alcune sostanziali, che richiedono la riformulazione del Piano. Perché? Chiara è la richiesta presentata da Rosella Aristei.
Roldano Boccali

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