Il prefetto di Terni ordina la vendita dei biglietti riservata ai soli residenti nella provincia per motivi di ordine pubblico: è il primo caso in Eccellenza
QUI BASTIA
II patron Bartolucci: Ti atteniamo alla comunicazione senza protestare. Però ce ne stanno facendo di tutti i colori…”
QUI NARNESE
II presidente Garofoli:”Non sapevamo nulla,fra le società ci sono ottimi rapporti,non vedo il motivo di una decisione simile”
NICOLAAGOSTINI
PERUGIA – Ci eravamo abituati alle limitazioni per le trasferte nel calcio professionistico, non ultima quella che ha visto i tifosi del Perugia dover rinunciare alla trasferta del Liberati nell’ultimo derby contro la Ternana. Tre mesi fa un provvedimento simile ha riguardato anche, sebbene indirettamente, una società umbra di D, il Deruta che ha ospitato il Pontedera senza che i tifosi toscani potessero prendere parte alla trasferta per motivi di ordine pubblico.
Ora le limitazioni, per la prima volta, arrivano anche nel campionato di Eccellenza. Domenica così al San Girolamo, la sfida tra Narnese e Bastia si giocherà senza i tifosi biancorossi sugli spalti. A deciderlo è stato il Prefetto di Terni Marchione che ieri mattina ha fatto pervenire al comando dei Carabinieri di Narni e Bastia una comunicazione nella quale si riporta che “il Prefetto della Provincia di Terni, vista la nota numero A4/GAB 04 in data 4 febbraio 2009, con il quale il Questore di Terni ha rappresentato gravi pericoli connessi alla disputa della partita Narnese-Bastia valida per il campionato di Eccellenza, in programma domenica 8 febbraio alle ore 14,30 allo stadio San Girolamo di Narni, alla presenza dei tifosi del Bastia, a causa dei pessimi rapporti che intercorrono con i tifosi locali, dispone per l’incontro di calcio Narnese-Bastia le seguenti prescrizioni:
1) chiusura del settore ospiti;
2) vendita dei biglietti ai soli residenti nella provincia di Terni. Il Questore di Terni è incaricato dell’esecuzione del presente provvedimento”.
Narnese-Bastia dunque considerata alla stregua del derby Perugia-Ternana con la vendita dei tagliandi riservata ai soli residenti nella provincia di Terni. Una decisione che lascia stupiti i presidenti di entrambe le società.
“Questa mattina (ieri ndr) ho ricevuto una chiamata dal comando dei carabinieri di Bastia – spiega il presidente del Bastia Paolo Bartolucci – che mi invitavano a presentarmi per una comunicazione. Quando ho letto la notifica sono rimasto a bocca aperta. Sembra che i nostri tifosi siano gente pericolosa. Invece voglio sottolineare come in questi ultimi anni non sia mai successo niente. Anche all’andata, con i sostenitori della Narnese, non ci sono stati scontri o episodi che potessero far pensare ad una decisione simile. Ormai però ci stiamo facendo il callo. Sono 20 giornate che subiamo arbitraggi discutibili. Se avete notato però non ci siamo mai lamentati né lo faremo, perché non è nel mio stile e in quello della società. Sinceramente però, anche di fronte ad una decisione simile, comincio a pensare che ci sia qualcosa contro il Bastia.
Nel momento in cui però arriverò ad un punto di saturazione, non farò chissà quali proteste, ma semplicemente toglierò il disturbo. Come sono diventato presidente di questa società in punta di piedi ad inizio stagione, così posso andarmene”.
Stupore anche nelle parole di Paolo Garofoli: “Sinceramente non sapevamo nulla – spiega il copresidente della Narnese -. Abbiamo ricevuto stamattina una comunicazione dai carabinieri di Narni e non ce l’aspettavamo. Addirittura il mese scorso il direttore sportivo del Bastia Danilo Moroni mi aveva contattato per valutare la possibilità di far disputare la gara in notturna in modo da far affluire ancora più gente. Non capisco la ragione di questo provvedimento. L’ultima volta che ci sono stati scontri fra le tifoserie è stata cinque anni fa. Da allora sono cambiate molte cose. All’andata poi non è successo nulla. Senza dimenticare che il mancato afflusso di pubblico da Bastia ci porterà anche un danno economico”. Un argomento sul quale non è escluso che nei prossimi giorni si pronunci anche il presidente del Comitato Regionale Umbro, Luigi Repace, impegnato in una fitta serie di colloqui nella giornata di ieri a Roma.
Proprio il presidente della Narnese Garofoli chiama in causa Repace: “La stranezza della decisione del Prefetto – precisa Garofoli – sta anche nel fatto che da mesi ormai il presidente del Cru sta portando avanti una campagna giusta e degna di attenzione per l’abbattimento delle barriere negli stadi dilettantistici. Poi però ci troviamo a fare i conti con le trasferte vietate dalle autorità…”.
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