Iniziata a rilento la seduta, coni consiglieri di minoranza arrivati alla spicciolata
Ciotti protesta: l’aumento del 18% è troppo pesante da digerire
BASTIA UMBRA (a.g.) – Musica e rifiuti; questi sono stati i punti nevralgici del consiglio comunale che si è svolto ieri pomeriggio alle ore 16. Iniziata a rilento la seduta, cui i consiglieri di minoranza hanno preso parte alla spicciolata. Un po’ spenta anche la polemica, che ha visto come protagonisti principali i consiglieri Ciotti, Livieri e Brozzetti, ma su questioni di stampo generale più che territoriale. “Quella sullo smaltimento dei rifiuti solidi urbani è l’ennesima variazione di bilancio, scelta indotta, ma pur sempre legata in qualche modo al governo di questa amministrazione” ha sbottato Ciotti “bisogna intraprendere strade diverse e non sconvolgere il bilancio a fine anno, quando oramai si conclude un ciclo preventivato già da tempo. Un aumento del 18% è troppo grave da poter accettare passivamente”. Di idea simile anche il consigliere Livieri, che ha addirittura ipotizzato l’individuazione di un gestore di smaltimento alternativo all’attuale: “Se ci fòsse concorrenza nel settore, si potrebbe evitare l’aumento delle tasse; la Gesenu è oramai diventata para statale”. L’assessore di competenza, Claudio Boccali, si è dichiarato solidale ai consiglieri nel costatare che l’aumento non è da sottovalutare, “tuttavia la quantità dei rifiuti indifferenziati è aumentata, come risulta dagli ultimi dati raccolti”. In merito a questa osservazione, il consigliere Brozzetti ne ha posta un’altra di pari importanza: “E’ vero, sono aumentati i rifiuti, quindi anche la popolazione che li produce e di conseguenza i contributi dal pagamento delle tasse”. Durante la seduta c’è stata un’altra variazione di bilancio, questa volta in merito al finanziamento con cui l’assessorato alla cultura supporta lo studio della musica nelle scuole comunali. “In questo caso però non si è verificato nessun aumento delle cifre contributive” ha spiegato l’assessore Belli “i 7.100 euro vengono semplicemente dati direttamente alla scuola da cui provengono i docenti, senza passare per la scuola comunale; insomma, un iter che si semplifica”.
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