La tragedia nel campo da calcio comunale di Bastia Umbra Vittima il quindicenne Antonio Perrella: domani l’autopsia

di Alessandro Antonini

BASTIA UMBRA – E’ caduto a terra, ha battuto la testa ed è rimasto schiacciato dal palo di ferro della rete “salva palloni” che stava provando a scalare assieme a due amici. Uno “sport estremo” che i ragazzini facevano spesso e che si è trasformato in tragedia.E’ successo la sera di sabato, tra le 22 e le 23, a Bastia Umbra, in un campo di calcio di viale Giontella nei pressi del palasport. La vittima è Antonio Perrella, quindicenne bastiolo di origini partenopee, che tentava di arrampicarsi assieme ad altri amici. Il palo si è piegato alla base e gli è caduto addosso dopo un volo di metri, schiacciandolo. Amici che, interrogati nella notte dai carabinieri, diretti dal maggiore Marco Sivori, hanno confermato la dinamica. Sul posto anche i vigili del fuoco e sanitari del 118 che appena giunti sul posto hanno trovato il ragazzo in arresto cardiaco. Inutili i soccorsi. E’ morto pochi minuti dopo. L’area è stata transennata e posta sotto sequestro giudiziario. Il medico legale, Gualtiero Gualtieri, su disposizione del pm Mario Formisano ha effettuato una prima ricognizione cadaverica sul corpo del 15enne ieri mattina. Disposta l’autopsia che verrà eseguita domani all’ospedale di Assisi dallo stesso Gualtieri. Non sarebbe la prima volta che dei giovani si arrampicano sui pali, secondo quanto appreso dal custode dell’area sportiva.Con reiterate segnalazioni al municipio bastiolo. L’area è di proprietà comunale. I primi controlli dell’amministrazione sono stati fatti ieri. Il Comune ne disporrà altri. Idem la procura della Repubblica, per capire se la struttura che sorreggeva la rete salva palloni era a norma e in sicurezza. Soprattutto se i pali fossero usurati, danneggiati o pericolanti. Il sindaco Ansideri era in ferie ed è rientrato per seguire in prima persona gli accertamenti.

Il Comune si difende: “I supporti e la rete già controllati”

Fratellini e Franchi: “Grande tragedia, valutiamo lutto cittadino”. Uso “non corretto” della struttura segnalato più volte

di Flavia Pagliochini

BASTIA UMBRA -Sarà deciso nelle prossime ore, una volta avuta la certezza sulle risultanze dell’autopsia e sulla data dei funerali, se dichiarare il lutto cittadino dopo la morte di Antonio Perrella,il ragazzo di quindici anni di origini campane (da anni residente a Bastia Umbra con i genitori e tre fratelli più piccoli) morto dopo essersi arrampicato sul palo che sostiene la rete salva palloni.L’amministrazione comunale,nelle persone tra gli altri dell’assessore allo sport Filiberto Franchi e del vicesindaco Francesco Fratellini, è accorsa subito sul luogo della tragedia, una struttura di proprietà comunale. “Il sindaco Stefano Ansideri è stato allertato e sta tornando dalle vacanze – spiega Franchi – abbiamo già programmato ulteriori controlli oltre a quelli di routine che facciamo di solito, ma pali e rete erano già stati controllati, come lo sono tutte le strutture comunali”. “Una grandissima tragedia -dice il vicesindaco Fratellini – attendiamo che gli accertamenti in corso facciano chiarezza su quanto successo, ma sicuramente le reti non sono idonee a sopportare il peso di qualcuno che si arrampica. Anche per le travi in ferro che sovrastano l’adiacente palazzetto – ha concluso Fratellini – ci sono stati segnalati problemi per ragazzi che ne farebbero un uso non corretto”. Stando ad una prima ricostruzione, la morte del giovane Perrella sarebbe dovuta proprio ad una “bravata”: la vittima era in compagnia di alcuni amici e per gioco hanno deciso di scalare la rete di protezione che sta dietro le porte del campetto da calcio, sostenuta da lunghi ma sottili pali di 6/7 metri. Il palo su cui Antonio si stava arrampicando, però, non ha retto, e gli è caduto addosso: il quindicenne avrebbe riportato molti ed importanti traumi interni e nonostante l’immediato arrivo e soccorso dell’ambulanza del 118 – un’ambulanza da Assisi e una medicalizzata da Perugia, entrambe chiamate dagli amici della vittima – è arrivato in ospedale ormai morto. Sarà ora l’autopsia ad accertare se la morte è sopraggiunta per l’impatto col suolo o per schiacciamento ad opera di un palo cadutogli addosso. O per entrambe le cause.

“Sul quel tetto anche in bici” – Indagini top secret

BASTIA UMBRA Massimo riserbo sulle indagini: la dinamica dei fatti che ha portato alla morte di Antonio Perrella è sotto la lente dei carabinieri della compagnia di Assisi e della stazione di Bastia Umbra, guidati dal maggiore Marco Sivori. Il palo e parte della rete che ha ceduto sono stati rimossi e sequestrati col campetto. Obiettivo capire se quel palo era sicuro o se, in caso di mancanze nella manutenzione, sarebbe potuto crollare a prescindere dall’ arrampicata dei ragazzini.Al vaglio gli amici della vittima e il custode, secondo cui non sarebbe la prima volta che giovani si arrampicano o addirittura vanno con le bici sul tetto del palasport.Un palasport che non è nuovo a fatti di cronaca: nel 2012 un cinquantenne albanese era salito, per meglio raccogliere i fichi dall’albero del giardino di casa sua, sul tetto della struttura: il vetro non aveva retto il suo peso, e l’uomo era precipitato per tre metri.  Fla.Pag.

“Mettere in sicurezza le aree verdi e quelle da gioco”

Le reazioni dei cittadini alla notizia del decesso del minorenne. Mazzo di fiori sul prato e un via vai di gente in preghiera

di Stefano Berti

BASTIA UMBRA È triste il risveglio domenicale della comunità bastiola e dell’intero comprensorio, colpiti da una drammatica tragedia che ha visto la morte di un ragazzino di soli 15 anni, deceduto nel campo da calcetto che si trova alle spalle del palasport di viale Giontella. Sgomento e incredulità regnano tra i passanti, moltissimi quelli che hanno voluto recarsi sul posto dell’incidente fin dalle prime ore dell’alba. “Nonlo conoscevamo personalmente – è il commento di alcuni residenti di fronte al palazzetto dello sport – ma quando accade una tragedia del genere che spezza la vita di un così giovanissimo, non ci sono paroleper descriverela tristezza”. “L’accaduto deve far riflettere – commentano altri – forse una bravata potrebbe essere costata cara, certo è che occorre tenere in sicurezza le aree verdi e le aree gioco”. Non ci sono certezze sulle dinamiche che hanno causato l’incidente e se il decesso sia stato provocato dall’urto conil terreno o dal palometallico che potrebbe essere caduto brutalmente sul corpo del giovane ragazzo. “Abbiamo sentito le sirene dell’ambulanza e visto accorrere i soccorsi – racconta chi ha assistito alle fasi concitate, in un’area altamente abitata (diversi i palazzi e le abitazioni circostanti) – siamo increduli perché sembra davvero impossibile che possa essere accaduto ciò”. Dall’indagine dei carabinieri, sembra cheil ragazzo erain compagnia di altri amici, subito sul posto il 118, che ha potuto accertarne il decesso. Tantissime le auto che per tutta la giornata di ieri, domenica, si sono susseguite sulluogoper una visita,molti a piedi, che nella passeggiata in un giorno festivo, si sono imbattuti nell’ area per una preghiera, sottoposta a sequestro penale. Un mazzo di fiori è stato riposto nel luogo dell’accaduto. “Ho appreso la notizia dai giornali questa mattina – è il commento di un coetaneo – non lo conoscevo, ma sono incredulo perché sono qui, osservo l’area, e non riesco davvero acapirecome possa essere accaduto”.

Loading

comments (0)

Questo sito usa Akismet per ridurre lo spam. Scopri come i tuoi dati vengono elaborati.