Sul corpo non à sarebbero segni di violenza. Giallo sull’identità non èstato itrovato alcun documento


Il cadavere di un uomo tra i 40 e i 50 anni in un campo nei pressi di SantEgidio



FRANCESCA BENE


PERUGIA – Il suo cuore non avrebbe retto al freddo e alla fame. Queste, secondo una prima ricognizione del cadavere, sarebbero state le cause che hanno portato alla morte un uomo, al momento non identificato, trovato morto ieri pomeriggio in un campo a pochi passi dall’aeroporto di Sant’Egidio. Il suo corpo, in avanzato stato di decomposizione, è stato rinvenuto da un contadino nei pressi di un casolare posto al confine tra i comuni di Bastia Umbra e Perugia.
Dall’esame della salma, effettuata dal dottor Luca Lalli, non è stato possibile risalire alla sua identità. L’uomo, indossava un paio di pantaloni e un maglione di lana, mentre non aveva né cappotto né documenti.
I carabinieri, a cui sono state affidate le indagini, escludono, al momento, che possa essere rimasto vittima di un omicidio. Sul suo corpo non ci sono segni apparenti di violenza.
Dalla struttura fisica, il medico legale, ha potuto fornire indicativamente l’età anagrafica: il poveretto, al momento del decesso, presumibilmente avrà avuto un’età compresa tra i quaranta e i cinquant’anni, mentre la morte risalirebbe ad paio di mesi fa.
Per gli investigatori, potrebbe trattarsi di una persona senza fissa dimora che aveva cercato riparo nel casolare. Lascia comunque sconcertati il fatto che il cadavere possa essere rimasto abbandonato in un campo per così tanto tempo. E’ possibile che nessuno si sia reso conto di nulla. E ancora. Quest’uomo era solo al mondo? E’ possibile che nessuno lo abbia cercato per così tanto tempo?
I carabinieri hanno subito vagliato le denunce di persone scomparse, ma nessuno sembra rispondere all’identikit dell’uomo del casolare.
L’età presunta e l’abbigliamento farebbero escludere che si tratti di Fabrizio Catalano, lo studente scomparso da Assisi nel luglio di due anni fa.
I genitori del ragazzo non si sono mai rassegnati alla perdita del figlio. Periodicamente organizzano battute sul monte Subasio e nei luoghi in cui il ragazzo è stato visto per l’ultima volta. Le ricerche, fino a questo momento, non ha però dato riscontri, né positivi né negativi.
Le caratteristiche del poveretto ritrovato ieri tra Bastia e Sant’Egidio potevano essere compatibili con quelle di un uomo di mezza età scomparso da Ponte San Giovanni dieci giorni fa. In questo caso, però, è il tempo trascorso dal decesso a non essere conciliabile. Sarà l’autopsia a stabilire le cause della morte e magari a fornire l’identità del quarantenne. Il suo corpo si trova adesso presso l’istituto di medicina legale di Perugia. L’inchiesta, condotta dai carabinieri, è invece coordinata, dal pm di turno, dottor Tullio Cicoria.

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