RACCORDO TERNI-ORTE Ricoverata in gravi condizioni una giovane rumena
Deceduti anche due anziani di Catania
Sara Gargagli
Terni
Un bilancio tragico quello dell’incidente che ieri mattina intorno alle 11.3o ha portato alla morte di tre persone.
Sulla loro identità la polizia stradale ha mantenuto il riserbo in attesa di comunicare quanto accaduto alle famiglie. Tuttavia in serata dagli ambienti universitari perugini è rimbalzata la notizia che una delle vittime è il professore Piero Lunghi, 35 anni, direttore del master internazionale in innovazione e gestione d’azienda oltre che docente di numerosi corsi presso la facoltà di Ingegneria dell’Università di Perugia. Con lui hanno perso la vita anche due anziani di Catania, B.F. di 84 anni e F. R. di 68 anni, ed è stata ricoverata in gravi condizioni una giovane rumena, residente a Città di Castello.
Il violento schianto frontale è avvenuto proprio nell’unico tratto del raccordo privo, non si sa per quale motivo, di new jersey. E’ qui che, secondo una prima ricostruzione di quei terribili istanti una delle auto coinvolte nell’incidente, una Lancia Y, un’Alfa Romeo 156 ed una Nissan Primera, è balzata sulla corsia opposta provocando il rovinoso urto frontale.
L’Alfa Romeo, condotta da un giovane rimasto ferito, e la Lancia Y condotta dall’extracomunitaria in gravi condizioni, le due vetture sono venute in collisione frontalmente. In modo marginale, invece, è stata urtata la Primera i cui occupanti sono rimasti praticamente illesi. Dei tre occupanti dell’Alfa Romeo due, una coppia di anziani ha perso la vita mentre ferito è il giovane alla guida della vettura. Un 35enne, come detto del perugino, deceduto e una donna in gravi condizioni, invece, per quanto riguarda gli occupanti della Lancia Y. Impressionante la scena che i vigili del fuoco, i carabinieri e gli uomini della polizia hanno trovato una volta giunti sul posto. Con loro anche il personale del 118 che ha prestato le prime cure ai feriti non potendo, purtroppo, fare nulla per le tre vittime decedute sul colpo proprio a causa del drammatico schianto.
Completamente distrutte le due auto che si sono urtate frontalmente, se non fosse stato per i marchi delle vetture e per la conoscenza inevitabile delle linee delle vetture, sarebbe stato difficile dirne il tipo. Distrutte nella parte anteriore e gravemente danneggiate anche nelle altre parti tanto da rendere complicato per i vigili del fuoco il lavoro da svolgere per estrarne i cadaveri e i feriti.
A causa dell’incidente si è formata una coda di circa 6 km. Tante infatti le persone che sono scese dalle auto in fila per vedere quanto fosse accaduto e che si sono trovate ad osservare una scena agghiacciante. Tutti in silenzio sono rimasti fino al momento in cui la strada è stata riaperta al traffico. Ora saranno le testimonianze di chi ha visto tutto ad offrire gli elementi necessari per la ricostruzione dei fatti, atto necessario anche per poter chiarire ogni dettaglio di un incidente che è costato la vita a tre persone e che ha gettato nella disperazione le famiglie che improvvisamente si trovano private dei propri cari. Ancora sangue lungo il raccordo Terni-Orte che, purtroppo molto spesso, è teatro di incidenti mortali.
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