LE RICERCHE, che erano iniziate all’alba di giovedì, si sono concluse ieri tra mezzogiorno e le 13, quando i sommozzatori dei vigili del fuoco hanno ritrovato nelle acque del Chiascio il corpo dell’uomo scomparso nella notte tra mercoledì e giovedì, lasciando incustodito sulla carreggiata del ponte di Bastiola il furgone Ape. Il corpo è stato trovato nell’acqua nel fiume a ridosso del ponte e ad una profondità di tre metri e mezzo, con indosso i vestiti, in un tratto del Chiascio particolarmente limaccioso. Sono stati i sommozzatori del gruppo vigili del fuoco di Grosseto, che da ieri mattina hanno preso il posto dei loro colleghi di Viterbo. L’area era stata scandagliata per l’intera giornata di giovedì, ma senza successo nonostante le ricerche condotte con un canotto si siano spinte per alcune centinaia di metri a valle del ponte. L’operazione è stata condotta dalla Polizia di Stato che per prima aveva scoperto il furgone abbandonato e coordinata dall’ispettore Carlo Gerelli del commissariato di Assisi. Nelle ricerche oltre ai pompieri è stata coinvolta anche la forestale impegnata lungo le sponde del fiume. Dai primi accertamenti è stata confermata l’ipotesi originale, secondo la quale l’uomo dopo aver abbandonato l’Ape è salito sul parapetto del ponte e si è gettato in acqua da un’altezza di oltre 15 metri. Sarà eseguita la prossima settimana l’autopsia disposta dal PM Giuliano Mignini, che ha anche autorizzato la rimozione del cadavere trasferito nella sala mortuaria dell’ospedale di Perugia. Sul posto, oltre alla sorella che ha identificato il corpo dell’uomo, è intervenuto il medico legale che ha eseguito la consueta ricognizione esterna. L’uomo, A.C. di 66 anni, viveva con l’anziana madre di 88 anni, in un appartamento vicino a quello della sorella. Secondo le testimonianze raccolte dagli investigatori l’uomo, una persona assolutamente normale e senza problemi evidenti anche nel cantiere edile dove svolgeva lavori saltuari, avrebbe premeditato l’insano gesto. Ci sono testimoni che hanno riferito di averlo visto uscire di casa poco prima dell’1 di notte di mercoledì e salire nel furgone. In pochi minuti avrebbe raggiunto il ponte, poco distante, da dove si è gettato
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