Cisterne interrate di stoccaggio per riutilizzare l’acqua piovana per scopi non alimentari.

BASTIA UMBRA – Da anni il periodo estivo, genera una crescente preoccupazione per la carenza dell’acqua potabile e visto che viene usata in ogni occasione e senza controllo, la possibilità che non sia sufficente diventa sempre più certa, pertanto per colpa di soggetti privi di senso di responsabilità , che sprecano in modo esagerato e superficiale grande quantità di acqua potabile per utilizzazioni diverse dall’uso alimentare, fanno si che il rischio di razionare il prezioso liquido diventa sempre più probabile.
Quest’anno, non aver avuto un vero inverno, non aver avuto precipitazioni meteorogiche importanti, ha portato gli esperti a considerazioni molto gravi, che l’emergenza acqua è un prossimo possibile scenario.
BASTIA ha nella sua storia, acqua a volontà, terra emersa di origine alluvionale, fa si che tutta la piana, è ancora ricca di moltissime falde superficiali, resti di una antica palude, acqua dura calcarea e a rischio di non potabilità, ma ugualmnte utilizzabile per irrigazione e usi vari e diversi, non alimentari.
Durante la scorsa legislazione ( Giunta comunale Bogliari) in occasione dell’approvazione delle norme del piano attuativo della nuova zona industriale del capoluogo, alla specifica delle condutture dell’acqua e fognature, feci mettere a verbale, con l’approvazione dell’allora Assessore Silvestri, la mia proposta; rimasta nei cassetti del dimenticatoio..
" Vista la tipologia delle costruzioni, Capannoni di grande dimenzione e ampie coperture, piazzali e verde da pulire e annaffiare, per evitare che gli sprechi di acqua potabile sia eccessiva, realizzare all’interno di ogni unità immoliliare, una cisterna interrata, per la raccolta delle acque che insistono intorno alle fondamenta di ogni costruzione e il recupero delle acque bianche pluviali dai tetti e terrazzi; L’acqua raccolta nella cisterna può essere usata per tutti gli usi diversi dall’alimentare: per annaffiare, pulire i piazzali, lavare i mezzi , raffreddare le attrezzature ecc."
Ora la proposta si allarga anche alle abitazioni, in particolare ai condomini ed a lottizzazioni con villette e strutture multifamigliari, dove per realizzare piani interrati e garage, si va incontro a problemi di umidità, infiltrazioni di acqua che in grande quantità viene aspirata 24 ore al giorno per tutto l’anno, pompata fuori e gettata via, nelle fogne e si perde inutilizzata, in mezzo a liquidi di rifiuto.
Troppa acqua viene sprecata senza venire utilizzata, troppa acqua potabile viene dispersa perchè fuoriuscita durante il tragitto dalle tubature dell’acquedotto, tutto questo va solo a scapito dei cittadini che spesso, ignari, si vedono arrivare Bollette dell’Acqua, con un costi altissimi.
Utilizzare acque non potabili per usi non alimentari, sia in casa come nei posti di lavoro,fa risparmiare e ottimizzare il servizio, sia al Comune che ai cittadini e non è poco.
PERTANTO, FACCIO PRECISA RICHIESTA ALLA GIUNTA E TUTTO IL CONSIGLIO, DI PRENDERE IN SERIA CONSIDERAZIONE QUANTO PROPOSTO IN QUESTA MOZIONE:
Punto A – Inserire sulle norme del Regolamento Edilizio, nei casi di nuove costruzioni e/o ristrutturazioni di grande impatto, l’obbligo di realizzare nell’ambito del lotto, una o più cisterne di raccolta di acqua sia dalle falde superficiali delle fondamenta, del terreno circostante che le acque chiare e pluviali, dei discendenti, delle terrazze e tetti.
Punto B – Utilizzando l’acqua delle cisterne , Imporre la realizzazione di doppia rete idrica, una di acqua potabile e una di acqua di riciclo per lo sciacquone dei bagni e per rubinetti a non uso alimentare.

Giuliano Monacchia

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