IL DRAMMA

Inaccettabile morire a 28 anni. Inaccettabile in un pomeriggio d’agosto qualunque, quando si è in palestra. Sotto gli occhi di persone scioccate, che lo hanno visto accasciarsi mentre stava facendo una sessione di pesi. Che hanno sperato fino all’ultimo che l’infermiera presente in palestra in quel momento riuscisse a fare in modo che il suo cuore non smettesse di battere in attesa dell’arrivo dei colleghi del 118.Tutto inutile purtroppo. Ma c’è una famiglia sconvolta dal dolore che comprensibilmente vuole arrivare a vederci chiaro fino in fondo. Ci sono una mamma e un papà che non possono accettare il fatto che un figlio così giovane se ne sia andato così. E allora ecco che per Andrea Festi, il 28enne deceduto la settimana scorsa nella palestra di Bastia, è stata disposta l’autopsia. Per dare una risposta definitiva a quello che agli occhi dei genitori appare come un giallo che va ancora spiegato, perché ormai nessuno riporterà indietro loro il figlio ma avere una versione che sia senza dubbio alcuno su quanto possa essere accaduto è un bisogno che sentono comprensibilmente come necessario. E allora ecco come è stata disposta dall’Asl l’autopsia sul corpo del ragazzo, con l’esame che si svolgerà lunedì prossimo all’ospedale di Città di Castello. La salma inizialmente sembrava dover essere riconsegnata alla famiglia per i funerali del ragazzo, e invece nella giornata di ieri è arrivata la comunicazione dell’autorizzazione allo svolgimento dell’autopsia che, è la speranza evidentemente dei familiari, possa dare una risposta in un certo senso definitiva su quanto accaduto. I familiari insomma non hanno condiviso la tesi del malore improvviso che ha stroncato la vita del loro giovane figlio. Tutto è accaduto la settimana scorsa in una palestra di Bastia, dove il ragazzo era iscritto e dove stava svolgendo una sessione di allenamento. L’allarme è scattato nel tardo pomeriggio, quando il 28enne è stato visto accasciarsi a terra mentre stava svolgendo alcune sessioni con i pesi. Immediati, come detto, sono partiti i soccorsi non solo chiamando il 118 ma anche grazie alla presenza di una infermiera in palestra tra i clienti della palestra presenti in quel momento che ha cercato subito di rianimarlo ma purtroppo senza risultati. A tutti sul momento è sembrata una causa naturale, ma ora l’autopsia avrà il compito di stabilire se quel malore possa essere stata una drammatica fatalità o se invece possa essere stato originato da un’altra causa. O anche se si poteva fare qualcosa di più per salvargli la vita.

Michele Milletti

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