di Paola Lungarotti

Mai devono essere fatte offese di nessun genere, mai, e l’ho ripetuto nel comizio finale davanti a tutti i cittadini. Pur rilevando che si è trattato di un messaggio privato di un componente della mia coalizione, diffuso in maniera illegittima, mi dissocio dalla forma e dal contenuto di quanto espresso in un momento di euforia dettata dal buon risultato elettorale. Un messaggio personale inviato ad un “amico” che poi lo ha diffuso e strumentalizzato, un atto per il quale è stato prontamente denunciato alle autorità competenti. Un ennesimo fatto che fa riemergere quanto ormai siano impropriamente utilizzati tutti i mezzi tecnologici che per definizione dovrebbero essere strumento di socializzazione e di informazione.

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