Mense scolastiche, previsti diecimila pasti in più

L’anno scorso ne erano stati distribuiti 108mila in tutto il circondario, elaborati nuovi criteri dietetici per gli alunni  
 
BASTIA UMBRA — Cresce l’impegno dell’amministrazione comunale per le mense scolastiche nella fascia dell’obbligo. Quest’anno i pasti erogati saranno 108mila, diecimila in più del precedente anno scolastico.
Il servizio, organizzato dall’assessorato ai Servizi sociali, garantisce, da ieri mattina, il funzionamento di diverse mense in tutte le scuole materne ed in quelle elementari a tempo prolungato che hanno sede a Costano, Ospedalicchio ed a Cipresso.
«La stima del maggior numero di pasti da erogare — spiega l’assessore Giorgio Antonini — è conseguenza di diversi elementi. Innanzitutto dipende dal fatto che sono aumentati gli iscritti e i bambini che frequentano le scuole e tempo prolungato, ma anche a scelte delle famiglie indotte da nuove e più sane abitudini alimentari. Lo scorso anno è stato introdotto un nuovo metodo che prevede la distribuzione ai bambini delle merende, calibrate per le loro effettive necessità, tenendo conto anche del pranzo».
«Questa innovazione — aggiunge l’assessore — fa sì che i bambini arrivino più ’leggeri’ al pasto principale, secondo un sistema di alimentazione più equilibrato. Le tariffe, sia per la merenda sia per il pranzo, sono fissate a 2,68 euro».
I pasti sono preparati dalla Cams che si è aggiudicata in appalto il servizio anche quest’anno. Il problema più urgente riguardava lo spazio-mensa nella scuola elementare di Cipresso, dove gli iscritti provengono anche da fuori zona pur di usufruire del tempo prolungato.
Grazie ad un accordo con la Direzione scolastica del circolo, è stata trovata una soluzione tampone, trasferendo la palestra in un locale del vicino centro sociale. In tal modo ai bambini può essere garantita la refezione in locali interni alla scuola. «In futuro — ha sottolineato Antonini — il tempo prolungato sarà trasferito nella sede da costruire, nuova e più ampia per il plesso elementare di XXV Aprile».
M.S.