L’intervista  A colloquio con il terzino biancorosso che è all’ultimo anno di Ragioneria
Il giovane esterno classe ’93 nativo di Pila è stato scoperto l’anno scorso dal tecnico eugubino e in questa stagione è il “quid” in più per Scarfone. “Devo dire grazie anche ai miei genitori”

BASTIA UMBRA – In punta di piedi, sta diventando un punto di forza dell’attuale capolista dell’Eccellenza,il Bastia. E’ Simone Mariani,esterno sinistro del reparto difensivo, ruolo questo individuato dal mister Rosario Scarfone già nelle gare di precampionato. Studente all’ultimo anno di Ragioneria,Simone Mariani vive a Pila e con la locale società calcistica ha iniziato a muovere i primi passi nel calcio. “Sono rimasto nella società del Pila facendo come tutti la solita trafila che i giovani calciatori compiono – dice Simone Mariani -, fino ad arrivare a far parte della squadra Giovanissimi. Durante quel campionato, sono stato notato e segnalato alla dirigenza bastiola e la cosa mi convinse ad accettare il trasferimento al Bastia.Tutto questo è potuto avvenire grazie ai miei genitori che si sono presi l’impegno di accompagnarmi a tutti gli allenamenti e alle partite”.E’ stata quella la svolta per la tua carriera? “In un certo senso sì. Con il Bastia ho disputato anche il prestigioso Torneo Internazionale ‘Città di Bastia’, dove ho potuto confrontarmi con giocatori della mia stessa età di importanti società come la Juventus, Roma, Atalanta, Chievo.Fu un’esperienza bellissima e molto positiva. Ho guardato i miei coetanei sempre con molta attenzione cercando di rubar loro con gli occhi e con la mente i movimenti,il loro modo di stare in campo. La stagione successiva sono entrato a far parte della squadra degli Allievi regionali, poi di seguito nella Juniores, fino ad arrivare alle soglie della prima squadra
e adesso ci sono dentro in pianta stabile” Come sei arrivato allora in prima squadra? Raccontiamolo.
“La scorsa stagione venni notato durante gli allenamenti da mister Renzo Tasso che prima mi inserì con gradualità a disputare spezzoni di sfide infrasettimanali. La prima volta che misi piede in campo in gare ufficiali fu nel match di esordio del campionato che il Bastia disputò a Collepepe per pochi minuti. Purtroppo, fu un esordio sfortunato, perdemmo infatti immeritatamente in seguito a un errore in disimpegno. Il vero esordio dal primo minuto, però, è avvenuto a Pierantonio sul terreno della capolista. Il mister mi assegnò la maglia numero sette e anche quella, per certi versi, fu per il Bastia una gara sfortunata. Giocammo a viso aperto e alla fine ci penalizzò solo il risultato finale (2-0, ndr), sicuramente troppo severo, rispetto alla gagliarda partita che tutti avevamo disputato contro la squadra che alla fine si rivelò la più forte del campionato”.Parlaci adesso di questo Bastia.“Sono felicissimo di stare al fianco di giocatori importanti che fino alla scorsa stagione ammiravo dalla tribuna. Sapevo che questa sarebbe
stata per certi versi la mia stagione ma non avrei mai immaginato di giocare con questa continuità come è avvenuto fino adesso”.Come è stato l’impatto con i tuoi compagni più “vecchi”? “Bellissimo, come se avessi sempre giocato al loro fianco, tutti in campo e fuori mi aiutano. Nessuno si è mai tirato indietro nel consigliarmi e, come è giusto che sia, anche qualche volta nel rimproverarmi.Da loro c’è sempre da imparare e, credetemi, questa non è la solita dichiarazione di rito, ma tutta la verità. Questa squadra è composta da veri uomini oltre che da grandi giocatori che oltre ad essere dei punti di forza sono dei veri amici”.E su Rosario Scarfone cosa ti senti di dire? “Io come tanti altri della mia età e anche più giovani, dobbiamo dire solo bene. Il mister mi ha impostato come difensore esterno e partita dopo partita mi sto abituando a questo mio nuovo ruolo. Sono nato infatti come centrocampista di movimento ma per questa maglia sono pronto a ricoprire tutti i ruoli”.Dal futuro cosa ti aspetti? “Per prima cosa sogno di salire di categoria col Bastia, anche se è ancora presto per accennarlo credo che il primato attuale non sia avvenuto per caso. Le sei vittorie consecutive sono il frutto del nostro lavoro settimanale. Ogni martedi alla ripresa degli allenamenti sia il direttore che il mister ci invitano a dimenticare in fretta l’ultima gara e di pensare alla prossima e visto che ci attende la sfida di Gualdo”.

Leonello Carloni

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