Ma resta fuori dal Partito democratico locale

Rottura insanabile dopo l’uscita dell’assessore


BASTIA UMBRA – La Margherita dalla parte del Partito democratico, ma a distanza dagli ex diessini bastiola. Il direttivo della Margherita, presieduto da Vitaliano Cristofani, anche per chiarire ai propri sostenitori qual è la propria attuale posizione politica, fa sapere: “Nell’ambito delle iniziative che il Pd sta organizzando in vista della prossima scadenza elettorale, il nostro gruppo ha organizato, per domenica 30 marzo, un incontro con l’onorevole Giampiero Bocci presso l’Hotel Euromeeting, che si trova a villaggio XXV Aprile. Per gli iscritti e i simpatizzanti che interverranno sarà un’occasione utile all’approfondimento dei temi della campagna elettorale, ma anche e soprattutto un momento per prendere in esame la difficile situazione politico-amministrativa che si e venuta a creare nel contesto locale nel centrosinistra”. Il dtrettivo della Margherita, quindi, si riconosce nel progetto nazionale del Pd,ma, a livello locale, continua a rifiutarsi di aderire alla sua costituzione. “Il nostro gruppo resta fermo; una propria posizione” ribadisce il direttivo “assunta in seguito alla decisione unilaterale del sindaco, Francesco Lombardi, di revocare, per la seconda volta in poco più di un anno e senza motivazioni oggettive, la delega all’urbanistica a un rappresentante di diverso stampo politico rispetto al proprio. Per questo continuiamo a opporci all’attuale amministrazione”. Parole forti, soprattutto in vista del   prossimo consiglio comunale, quando i due voti dei consiglieri della Margherita potrebbero far pendere fortemente l’ago della bilancia dalla parte dei consiglieri di minoranza. Ma il direttivo della Margherita ci tiene a far sapere che la decisione di correre per Pd nazionale in modo autonomo rimane salda “sebbene nonostante dalla segreteria regionale e provinciale del Pd siano giunti interventi e pressioni, rivolte più a salvaguardare progetti e equilibri extracomunali e a legittimare la costituzione del Pd locale, piuttosto che a sostenere con efficacia l’opportunità del superamento del ruolo egemone che i Ds svolgono all’interno della giunta”.
Alberta Gattucci

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