Bettona Dice sì agli allevamenti
BETTONA – Lamberto Marcantonini è pronto a scendere di nuovo in campo. Smentendo i recenti rumors che lo davano uscente (chi per il peso delle vicende giudiziarie che lo vedono, insieme alla sua giunta, tra i ventisei imputati nel processo per disastro ambientale, chi invece per le presunte difficoltà dell’azienda di cui è titolare), il sindaco di Bettona si dichiara pronto a bissare il successo del 2006 sottoponendosi con serenità al giudizio dei cittadini, poiché “la bontà dell’opera svolta in questa legislatura è sotto gli occhi di tutti”. A tener banco, durante la campagna elettorale i cui tratti vanno già delineandosi, sarà la questione ambientale legata alla chiusura degli allevamenti suinicoli (anche in considerazione delle recenti frecciatine tra vicesindaco e opposizione), su cui la posizione del primo cittadino è ferma e convinta: nessun ostruzionismo per la riapertura delle attività, a fronte però di un rigoroso rispetto delle regole. “A Bettona, dopo decenni di far west – spiega Marcantonini -, per la prima volta il consiglio comunale ha ratificato delle norme che recepiscono la legge regionale e comunitaria imponendo alcuni vincoli per una serena convivenza, che ogni allevamento, per sussistere, dovrà rispettare: distanza di 300 metri dalle zone industriali e 800 metri dalle abitazioni, rispetto di rigorose normative igienico-sanitarie e adeguato smaltimento dei liquami”. Una strada maestra che il primo cittadino intende percorrere convintamente nonostante le “pressioni a tutti i livelli” e forte del consenso del Tar. “Alcuni allevatori – ricorda il sindaco – non hanno accolto di buon grado queste norme, che sono state impugnate e condotte al giudizio del tribunale amministrativo, il quale però ci ha dato ragione a dispetto di quanti interpretano la normativa comunale come un intralcio burocratico. In qualità di primo cittadino – precisa Marcantonini – devo fronteggiare le attività illecite e illegali che contrastano la salute pubblica”. Nessun intralcio dunque, ma solo l’introduzione di regole la cui mancanza, nel corso degli anni, ha “fortemente compromesso il territorio” anche dal punto di vista urbanistico, aspetto sul quale l’amministrazione ha cercato di inter-venire attraverso il piano regolatore “intraprendendo una scelta urbanistica seria a differenza delle passate amministrazioni, che non hanno saputo perseguire un’organizzazione sistematica del territorio”.
Piccoli assaggi di una campagna elettorale che si preannuncia incandescente e che il sindaco è pronto ad affrontare con rinnovato vigore. Ma non da solo: al suo fianco Marcantonini auspica,ancora una volta, la presenza di Valerio Bazzoffia,un “elemento indispensabile” a cui non intende rinunciare nonostante l’intenzione, annunciata a mezzo stampa dallo stesso vicesindaco, di abbandonare il municipio per dedicarsi a Futuro e Libertà. Marcantonini, tuttavia, incalza: “Bazzoffia è stato una colonna portante di questa amministrazione e sono certo che continuerà ad esserlo”.
Sara Caponi

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  • Ma non era quello che con l’Ordinanza Sindacale n.46 del 2007 aveva ordinato al Presidente della CODEP, che ora si trova nei guai per reati ambientali, la realizzazione di una seconda laguna per i liquami animali (suini o maiali) del volume di 90 mila metri cubi? A che cosa doveva servire un’altra laguna se non per gli allevamenti suinicoli!
    Evidentememte anche costui è stato fulminato “sulla via di Damasco” come San Paolo. Nel 2007 ha promesso, in campagna elettorale, chissà che cosa – mari e monti – agli allevatori e oggi, dopo il sequestro della laguna da parte dell’autorità giudiziaria e qualche comunicazione giudiziaria, lo ritroviamo ricandidarsi a Sindaco per il 2012 con proclami altosonanti da sfegatato anbentalista.
    E’ proprio vero che di certa gente, come spara fucile, non bisogna assolutamente fidarsi.
    SignorGI

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