L’OPPOSIZIONE CONTRO LA TARES SUI RIFIUTI. IL SINDACO: «FALSITA’»
GUERRA DI CIFRE «Non è vero che l’aumento è di 800mila euro. Si tratta della vecchia convenzione»
BASTIA UMBRA —GUERRA di manifesti sui costi della Tares iniziata dal Pd, che attacca la giunta Ansideri di eccessive spese per la raccolta rifiuti, e proseguita con la replica dell’amministrazione comunale che, puntualizzando gli importi di spesa, smentisce le accuse dei democratici.
Il ricorso ai manifesti murali, oggi cosa sempre più rara, evidenzia che il tema rifiuti ha grande importanza nel confronto politico oggi, e probabilmente ancora di più l’avrà domani, nella sfida elettorale. Del resto, quando si mettono le mani al portafogli, il confronto si fa inevitabilmente molto serrato.
GLI 800MILA euro di aumento denunciati dal Pd come uno spreco, diventano 436mila, cifra importante ma di molto inferiore e così corretta dalla Giunta Ansideri che ne sottolinea le motivazioni: solo in piccola parte è dovuta alle spese per l’estensione della raccolta differenziata, mentre l’aumento, per la gran parte, dipende dall’adeguamento automatico del contratto di servizio stipulato nel 2008 dal sindaco Pd Francesco Lombardi con la società Gest, che gestisce i rifiuti.
Pro e contro, punti di vista diversi che tuttavia non possono che riferirsi a dati sui quali la Giunta intende fornire ogni chiarimento in un incontro pubblico entro ottobre.
L’assemblea organizzata dal Comune, prevede interventi dei politici, ma anche dei tecnici che seguono passo dopo passo l’evoluzione del sistema di raccolta rifiuti per estendere la differenziata in tutto il territorio comunale, con la minor spesa possibile per non gravare ulteriormente suoi tartassati bilanci delle famiglie.
Massimo Stangoni
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