Suo il gol partita che risolve il match con l’ostico Bastia di De Nigris, finisce 1-0
 
Migliore in campo il portiere azzurro Marianeschi

 
 NESTOR: Marianeschi 7.5, De Benedictis 6 (11′ st Raspa 6), Rinaldi 6, Palazzoni 6, Tinti 6, Ciani 6 (9′ st Arcangeli 6), Corboli 6 (33′ st Bizzarri sv), Buratta 6, Mancini 6.5, Radicchi 6.5, Corradi 6. A disposizione: Bufaloni, Chiattini, Angeloni, Pierotti. Allenatore Vicarelli. BASTIA: Giustolisi sv, Marchi 6 (31′ st Paparelli sv), Bordichini 7, Romoli 6 (7′ st D’Angelo 6), Belcastro 5.5, Passetti 6, Scarcella 6.5, Panzolini 7, Maestri 6.5, Marchetti 6.5, Brunelli 6. A disposizione: Croci, Frenguelli, Torroni, Comodi, Pettinelli. Allenatore De Nigris. ARBITRO: Serani di Terni (Bordino e Antonsambetta di Terni) RETE: 29′ st Mancini


MARSCIANO – Il Bastia gioca, la Nestor vince. L’assolato ma gelido pomeriggio di Nestor-Bastia mostra l’essenza di ciò che è il gioco del calcio. Le due formazioni scendono in campo prive di alcune pedine di primo livello. De Nigris, oltre al solito Colantonio, fresco di operazione, deve rinunciare agli infortunati Battistelli e Ramazzotti e allo squalificato Campese. Fra gli azzurri niente Mencarini, infortunato, con Arcangeli e Raspa in panca perché non al meglio. La vittoria della Nestor, sia chiaro, è meritata, visto che per vincere bisogna segnare più gol degli avversari. E gli azzurri ne hanno fatto uno contro nessuno del Bastia. All’inizio il match non promette nulla di buono. Dopo dieci minuti di pressione Nestor, il Bastia prende l’iniziativa ma di tiri verso la porta avversaria neanche l’ombra. In tribuna stampa gli addetti ai lavori hanno di che preoccuparsi. Solo al 37′ il taccuino perde la sua purezza per registrare un tiro abbondantemente alto di Maestri. Al 40′ è bravo Marianeschi ad anticipare Marchetti su assist di Maestri. Il primo vero tiro verso la porta di Giustolisi arriva al 43′: punizione di Ciani e colpo di testa di Mancini non lontano dai legni bastioli. Il tè fa meglio al Bastia. Al 6′ Marianeschi è pronto nel respingere a pugni uniti una punizione dello specialista Bordichini. Un minuto dopo De Nigris manda in campo un attaccante (D’Angelo) al posto di un difensore (Romoli). Vicarelli aggiusta i suoi con Arcangeli e Raspa per Ciani e De Benedictis. Al 13′ gran botta al volo da lontano di Panzolini e pallone che sfiora il palo. Il Bastia tiene banco e ogni tanto prova a colpire. Al 20′ perfetto diagonale dal limite di Marchetti e volo angelico di Marianeschi a deviare in angolo. Passano quattro minuti e Panzolini prima giostra sulla fascia sinistra e poi serve d’Angelo: fuori misura il colpo di testa dell’attaccante. Panzolini cambia fronte e lascia partire una velenosa parabola che sbatte sulla traversa prima di perdersi sul fondo (26′). Il gol è nell’aria e infatti arriva tre minuti appresso. Ma il pallone finisce nella porta biancorossa. Azione da raccontare. Metà campo del Bastia. Fascia sinistra. Belcastro vince un contrasto con Mancini ma prima che riesca a liberarsi del pallone, Radicchi glielo soffia d’astuzia e s’invola verso il fondo. Mancini segue l’azione e quando Radicchi mette al centro Mancini lo mette di precisione in rete. Esplode la gioia azzurra. Il tempo di riprendere il gioco e Maestri manca il pari. Pallone in area e il giovane biancorosso se lo ritrova fra i piedi al limite dell’area piccola. Marianeschi gli si avventa contro e il pallone calciato da Maestri si alza sopra la traversa. L’arbitro assegna l’angolo. Non è chiaro se il portiere abbia toccato la sfera ma resta il fatto che l’uscita di Marianeschi è decisiva. La Nestor propone qualche contropiede. Al 38′ su cross di Passetti, Marchetti manca l’impatto con la ghiotta occasione. Due minuti dopo ci prova Bordichini su calcio piazzato: para a terra Marianeschi. Al 42′ Panzolini viene fermato dalla bandierina del guardalinee. In campo e fuori gli ospiti protestano con forza ma la decisione non cambia. La Nestor sente profumo di vittoria e stringe le fila. Allo scadere del quarto minuto di recupero addirittura Radicchi ha l’opportunità di raddoppiare ma il pallone finisce sulla rete esterna. 
Alvaro Angeleri

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