Nei giorni scorsi, ubriaco, ha violato il divieto di avvicinarsi alla casa della donna
A Capanne Un bastiolo di 32 anni, autore di una serie di furti compiuti tra Perugia, Siena e Roma nel 2011 deve scontare residuo di pena
di Flavia Paglochini
BASTIA UMBRA Le feste non fermano l’attività dei carabinieri di Assisi e Bastia Umbra. La sera della vigilia di Natale i carabinieri della stazione di Santa Maria degli Angeli, dipendenti dalla compagnia di Assisi agli ordini del capitano Vittorio Jervolino, hanno dato esecuzione all’ordinanza di applicazione della misura cautelare in carcere emessa dal Tribunale di Perugia nei confronti di un uomo, che si sarebbe reso responsabile di reiterati maltrattamenti nei confronti della madre convivente.
Nonostante gli fosse stato già applicato l’obbligo di allontanamento dalla casa familiare ed il divieto di avvicinamento, l’uomo, in stato di forte ubriachezza, si sarebbe avvicinato nuovamente alla madre. A questo punto è scattata una richiesta di aggravamento della misura che, accolta dal Gip del Tribunale di Perugia, ha determinato l’immediata emissione del provvedimento cautelare in carcere. Le ricerche dell’uomo si sono prolungate per tutto il pomeriggio della vigilia fino a quando, verso le ore 20, è stato rintracciato dai militari, che lo hanno poi tradotto alla casa circondariale Capanne di Perugia, dove rimarrà in custodia cautelare in attesa del processo.
Nella serata di lunedì inoltre, i carabinieri del nucleo radiomobile della compagnia di Assisi hanno dato esecuzione all’ordine di carcerazione emesso sempre dalla Procura della Repubblica di Perugia nei confronti di un uomo, classe ’89, che deve scontare una pena di un anno e nove mesi per una rapina commessa a Bastia Umbra, in concorso con altri, nel febbraio del 2011. L’uomo, che si trovava già ristretto agli arresti domiciliari, con braccialetto elettronico, presso la propria abitazione nel comune di Assisi, in ordine ad una misura cautelare, per una presunta serie di furti commessi, sempre nel 2011, tra le province di Roma, Siena e Perugia, è stato trasferito da militari presso la casa circondariale dì Capanne, dove sconterà la pena.
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