Tra sabato notte e ieri la terra ha tremato quattro volte, epicentro nell’Assisano. Tanta paura ma nessun danno


ci saranno altre scosse


Lo afferma l’Osservatorio sismico che per rassicura: avranno lieve entità


PERUGIA – Torna in Umbria la paura del terremoto. In un solo giorno sono state infatti registrate 4 scosse con epicentro nell’Assisano. Le più forti nella notte tra sabato e domenica attorno all’una di notte che hanno raggiunto magnitudo 3.3. Tanta paura tra la gente di Assisi, Bastia e S. Maria, che si è riversata in strada per il terrore di nuove scosse. Alcune persone hanno addirittura dormito in macchina. Numerose le segnalazioni a vigili del fuoco e carabinieri. Tuttavia non sono stati registrati danni. Oltre alle scosse di ieri, altri eventi sismici sono previsti anche per i prossimi giorni secondo quanto afferma l’Osservatorio A. Bina di Perugina. Ma l’Osservatorio rassicura: saranno tutti di lieve entità. E precisa che l’attività sismica registrata tra Assisi, Bastia, Cannara e Bettona rientra nella normale attività di una zona ad alto rischio terremoti.


Quattro scosse. Epicentro registrato tra Assisi, Bastia Umbra, Bettona e Cannara


Le più forti quelle della notte, che hanno registrato magnitudo 3.3. Tanta paura ma nessun danno


ASSISI – La terra torna a tremare ancora una volta. E ancora una volta, come è successo venerdì, l’epicentro è stato registrato nella zona tra Assisi, Bastia Umbra, Cannara e Bettona.
Nella notte tra sabato e domenica sono state registrate due scosse di terremoto di magnitudo 3.3 in tutto il comprensorio. Non solo. Anche a Perugia l’evento sismico è stato avvertito con chiarezza.
Mancavano una ventina di minuti alle 1 di notte quando è stata registrata la prima scossa. Un movimento secco, di brevissima durata. Una singola scossa sussultoria. E tutti hanno pensato che, come per il movimento della notte precedente, si trattasse di un evento isolato che non si sarebbe ripetuto nuovamente. Ma pochi minuti dopo, attorno alle 1 meno dieci, una seconda scossa di terremoto. Anche questa di magnitudo 3 e di brevissima durata. E ieri altre due scosse sono state registrate. La prima, molto lieve, ieri mattina, la seconda ieri pomeriggio, poco dopo le sedici. Questa volta la magnitudo è stata 1.7 è stata avvertita, però, soltanto a Bastia. Altra lievissima scossa è stata avvertita alle 17. Numerose le segnalazioni arrivate ai carabinieri e ai vigili del fuoco di Assisi. Tuttavia, secondo quanto appreso, le scosse non avrebbero provocato danni, soltanto tanta paura.



Padre Martino Siciliani, dell’Osservatorio sismico Bina, commenta il sisma e annuncia altri eventi di lieve entità


Previsto l’arrivo di nuove scosse


LUCIA PIPPI


PERUGIA – Un evento sismico del tutto normale. Un terremoto che porterà sicuramente altre scosse nello stesso epicentro ma che, almeno secondo le previsioni, non avranno intensità elevata. Così padre Martino Siciliani, direttore dell’Osservatorio sismico Andrea Bina di Perugia, commenta le scosse che sono state registrate nella notte tra sabato e domenica e ieri pomeriggio. Scosse che avevano avuto già avuto un primo passaggio venerdì sera quando, poco dopo le 22 era stata avvertito il primo terremoto di magnitudo 2.4. “Si tratta di fenomeni che rientrano nella normale attività sismica della zona. Come tali – afferma padre Martino Siciliani – ce ne saranno ovviamente altri anche nei prossimi giorni”. Altre scosse, quindi, continueranno a scuotere la terra anche nei prossimi giorni. Tuttavia secondo lo studioso benedettino non è il caso di fare allarmismi. “Da quello che possiamo prevedere analizzando il fenomeno con le nostre strumentazioni non sono previsti eventi sismici di grande rilevanza in grado di fare gravi danni.
Come ho già detto – continua – si tratta di un’attività del tutto normale per una zona, come l’Umbria e l’assisiate, ad alto rischio”.
L’epicentro, molto superficiale (circa 4-5 chilometri sotto la crosta terrestre) questa volta si presenta abbastanza vasto. Secondo i calcoli, infatti, comprende ben 4 Comuni della media Umbria: Assisi, Bastia, Bettona e Cannara. Una zona che, anche in passato, è stata teatro di terremoti dalla potenza devastante. Ed è il ricordo di quello che è avvenuto nel 1997, con l’ultimo grande sisma dove morirono, nella basilica di S. Francesco di Assisi, quattro persone, che rende ogni singola scossa ancora più spaventosa agli occhi dei cittadini che vivono in quelle zone. Anche se, come in questo caso, sono tutte di breve durata e bassa entità.


 



La prima volta venerd sera
Venerdì sera la terra ha tremato per la prima volta. Erano da poco pasate le 22 quando una prima scossa ha svegliato i cittadini della zona tra S. Maria degli Angeli, Assisi, Bastia, Bettona e Cannara. Il terremoto, di magnitudo 2.4 secondo i rilevamenti dell’Osservatorio sismico A. Bina di Perugia, ha avuto come epicentro proprio queste zone. Si è trattato di un terremoto di tipo sussultorio, come le altre repliche che si sono susseguite in questi ultimi due giorni.


Un mese fa il terremoto nel Folignate
Anche recentemente l’Umbria è stata interessata da fenomeni sismici. L’ultimo un mese fa circa. Questa volta, però, l’evento sismico toccò un’area particolarmente a rischio: quella del folignate. Per la paura del terremoto, legata anche in questo caso al grande evento sismico del 1997, moltissime persone hanno abbandonato la propria casa. In quell’occasione la nuova palestra di Colfiorito rimase aperta per tutta la notte, al fine di garantire alla popolazione un riparo sicuro in previsione di un nuovo terremoto.


A dicembre sciame sismico in Valnerina
Nel mese di dicembre è stato registrato uno sciame sismico in Valnerina. In quell’occasione le scosse durarono per circa un mese. L’epicentro fu localizzato tra i comuni di Spoleto, Campello sul Clitunno e Vallo di Nera. Le scosse rimasero in massima parte di lievissma entità. La più forte fu registrata nel pomeriggio del 15 dicembre attorno alle 14 e 30 quando il terremoto raggiunse una magnitudo 4.2.
Anche in quel caso tanta paura ma pochissimi danni.


 


LA PAURA


Attimi di panico per i cittadini. Ad Assisi c’è chi ha abbandonato il Calendimaggio


Tutti in strada a Bastia e a S. M. Angeli


C’è anche chi ha deciso di dormire in macchina


ASSISI – C’è chi ha dormito in auto. Altri che si sono riversati sulle strade preferendo abbandonare la propria casa per la paura. Altri ancora che, sorpresi in piazza ad Assisi per le sfilati finali del Calendimaggio, hanno deciso di allontanarsi dai festeggiamenti. Il sisma di sabato notte hanno risvegliato in tutta la popolazione di Assisi, Bastia, Bettona e Cannara l’incubo del terremoto. Una paura che, in realtà, non è mai stata dimenticata.
“Ho sentito la scossa mentre ero a casa. E’ stato un attimo – racconta Rosalinda di Santa Maria degli Angeli – ma è bastato per farmi scendere subito per la strada. Appena fuori mi sono resa conto che in tanti avevano avuto la mia stessa idea. Praticamente nelle case non c’era rimasto più nessuno”. A Santa Maria degli Angeli, così come a Bastia Umbra, la gente si è subito riversata per le strade aspettando un po’ prima di rientrare nelle abitazioni. “Ci aspettavamo che ne arrivasse un’altra, magari più forte. Così la seconda non ha colto nessuno impreparato. Ma nelle case – aggiunge Claudio R. di Bastia – c’era rimasta pochissima gente”. A spingere la gente ha lasciare la propria abitazione durante il terremoto è stato proprio il ricordo del terremoto del 1997, quando, alla prima scossa nella notte, è seguita quella fortissima del mattino.
“Proprio per la paura di un terzo evento sismico – dicono i carabinieri di Assisi, coordinati dal tenente Florindo Rosa – molte persone hanno deciso di passare la notte in macchina”. Anche ai vigili del fuoco sono arrivate decine di telefonate ma il terremoto non ha provocato alcun danno.
Ad Assisi il terremoto è arrivato durante lo svolgimento dell’ultima serata del Calendimaggio e precisamente durante la prima esibizione, nei duelli di canto, del coro della Parte de’ Sotto.
Chi si trovava sulle tribune allestite per l’occasione ha avuto, in un primo momento, l’impressione che si fosse mosso qualcuno in modo pesante. Ma è bastato rivolgere lo sguardo ai partaioli che affollavano piazza del Comune per capire che si era trattato del terremoto. Un brusio generale, malgrado l’attenzione per la scena. Tutti gli occhi erano tutti puntati sulla torre campanaria. E, appena realizzato che era passata una scossa, in molti hanno deciso di lasciare le tribune e di allontanarsi dalla piazza.
Lo hanno fatto però in modo ordinato, senza allarmismi e senza panico.
Anche a Perugia la scossa è stata però avvertita con forte intensità. Ma la brevità dell’evento sismico non ha provocato particolari disagi alla popolazione. Solo tanta paura. Quella che sembra impossibile cancellare.

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