Celebrato presso la chiesa del cimitero di Bastia il funerale del bimbo di 13 mesi morto all’asilo nido
Fiori, pelouches e silenzio: così la città ha salutato il piccolo angelo
Il sindaco Lombardi: “Massima soldarietà alla famiglia”
LISA MALFATTO
BASTIA UMBRA – Fiori bianchi, peluches colorati ed una piccola folla raccolto nel silenzio. Così Bastia Umbra ha dato l’ultimo abbraccio al piccolo Edoardo, il bimbo di 13 mesi, rimasto ucciso da un riguargito giovedì pomeriggio mentre faceva il riposino pomeridiano all’asilo. La cerimonia funebre si è svolta in forma strettamente privata presso la chiesa del cimitero locale. Forte e tangibile il turbamento e la partecipazione da parte dei parenti e della comunità locale durante l’arrivo della piccola bara, seguita a pochi passi da mamma Mariana e da papà Adriano.
Facevano fatica a trattenere le lacrime anche le maestre dell’asilo nido privato, specializzato nell’assistenza dei bambini da 0 a 3 anni, in cui si è consumata la tragedia. La struttura che, oltre ad Edoardo, assiste 20 bambini é rimasta chiusa due giorni per lutto.
In lutto anche la comunità di Mantova, di cui è originario il papà, Adriano Maestrelli, libero professionista, che si é trasferito da non molto a Bastia Umbra, nella frazione di Cipresso. Cordoglio anche da parte dell’assessorato regionale all’istruzione e formazione ai coniugi Maestrelli i quali hanno detto di essere rimasti colpiti dalla solidarietà espressa dalla comunità locale, sottolineando la massima fiducia nell’operato della magistratura che sta indagando sul caso. Per le incombenze legali, la famiglia è assistita dall’avvocato Francesco Cappelletti di Santa Maria degli Angeli. “Massimo sostegno e solidarietà alla famiglia e anche alle educatrici del nido” è stato manifestato, infine, dal primo cittadino, Francesco Lombardi, che ha parlato di un “drammatico evento che non può né deve sminuire la dedizione, l’amore e la passione con cui le maestre dell’asilo nido di impegnano nel loro lavoro”. A dare l’ultimo saluto, ieri, in rappresentanza dell’amministrazione comunale, l’assessore comunale ai servizi sociali e vicesindaco, Nadia Cesaretti, ma anche una delegazione delle maestre della struttura privata: i funerali sono durati un’ora circa e al termine il corpicino é stato tumulato nel vicino cimitero all’ombra dei cipressi centenari che circondano la struttura. Fuori dalla chiesa, diversi ricordi del piccolo Edo; oltre ai fiori, anche la sua foto, con un biglietto che lo ricorda come un “batuffolino tutt’occhi”. Edo era il ritratto della gioia di vivere col suo visino paffuto e la frangetta bionda.
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