La decisione presa senza attendere le indicazioni dai vertici del Pd. Idea Caleri per la sostituzione


Il sindaco ha ufficialmente avocato a sé la delega all’urbanistica


LUCIO FONTANA


BASTIA UMBRA – Il sindaco Francesco Lombardi ha rotto gli indugi. E senza attendere le “audizioni perugine” con i vertici umbri del Partito democratico ha tirato fuori dal cassetto la lettera, preparata da giorni, con la quale ritira le deleghe all’Urbanistica all’assessore Giorgio Antonini. La comunicazione al diretto interessato e, per conoscenza, agli altri membri della Giunta è stata fatta nella tarda mattinata di ieri. Un’accelerazione che ha spiazzato molti, a Bastia ma anche a Perugia, dove si stava lavorando per evitare che la vicenda creasse malumori tra le due anime che hanno dato vita al Partito democratico.
E’ pur vero che Lombardi, già all’indomani dell’iniziativa con la quale Antonini aveva ufficialmente lamentato le ingerenze, da parte di altri membri dell’esecutivo, nella “sua” materia, non aveva fatto mistero che il rapporto fiduciario con l’assessore all’Urbanistica era ormai venuto meno. E che quindi Antonini, prima o poi, sarebbe stato destituito dal suo incarico. Si attendeva però l’esito dell’incontro con la coordinatrice umbra del Pd, Maria Pia Bruscolotti, e con il coordinatore provinciale Piero Mignini, per evitare che il “caso Antonini” provocasse delle lacerazioni all’interno del neonato Pd. Ferme restando, ovviamente, le prerogative di un sindaco nello scegliersi i propri collaboratori. E Lombardi ha fatto leva proprio su questo ed ha avocato a sè la delega all’Urbanistica, particolarmente importante vista la carne al fuoco messa su questa materia, ad iniziare dal nuovo Piano regolatore generale. Giorgio Antonini, per il momento, incassa senza replicare. Ma attende eventuali soccorsi regionali. Anche perché la Margherita locale, pur confluita nella grande casa socialdemocratica del Pd, ci tiene a mantenere alta la testa. Soprattutto in vista della votazione del bilancio comunale. L’eventuale astensione degli ex margheritini, il cui voto non sarebbe comunque determinante, diventerebbe un mezzo passo falso per il Pd bastiolo. Ecco perché il sindaco potrebbe proporre ad Antonello Caleri di entrare in Giunta al posto di Antonini, dimostrando di non avere una pregiudizionale nei confronti degli ex margheritini. Questa la strada che con maggior probabilità potrà essere percorsa per ricomporre la mini-crisi, molto più delle soluzioni circolate in piazza, quali quelle del coinvolgimento di Monia Giacanella o di Graziano Lombardi.
L’altra incognita è rappresentata dall’atteggiamento della Margherita locale, indecisa tra un clamoroso strappo ed una scomoda coabitazione.
Questo, ovviamente, sempre che la partita continui ad essere giocata soltanto a livello locale, senza pressioni da Perugia.

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