BASTIA «CHIAMATA» DAL VINCITORE DELLE PRIMARIE DEL PD, L’ARISTEI PICCHIA
‘SCURDAMMOCE ‘o passato’, è l‘invocazione sottintesa da Antonio Criscuolo per tentare, come ha annunciato ieri, di ricostruire il centrosinistra a Bastia.
Un progetto legittimo e sincero che in passato ha trovato attenti ascoltatori, ma che oggi appare velleitario e rischia di cadere nel vuoto.
La coalizione è andata in frantumi da molti mesi e per motivi diversi, tutti riconducibili, però, all’impossibilità di stare insieme per dare vita ad un governo della città coeso ed efficace.
Immediata la riprova dei limiti insiti nella proposta di Criscuolo: arriva da Rosella Aristei, leader delle Liste civiche, che ha diffuso per la città un volantino sull’operato nei cinque anni di governo dell’amministrazione comunale, guidata dal sindaco Francesco Lombardi.
«UN ESEMPIO — sottolinea Aristei — di come il programma elettorale e quello amministrativo presentato in Consiglio comunale il 16 luglio 2004 dal sindaco non sono serviti a niente. Promesse importanti, indispensabili allo sviluppo della città, annunciate come fatte nel 2004 che ancora oggi non sono venute alla luce».
«Cattiva amministrazione, inefficienza, incapacità di governo — rileva la capogruppo delle ‘civiche’ — che hanno danneggiato la città».
A questo fine ricorda il mancato adeguamento del Piano Regolatore Generale alla legge regionale n. 31 che aumenta la burocrazia, rallenta il lavoro delle imprese, allunga i tempi di attesa per le dovute risposte.
«LA BATTAGLIA continua della maggioranza sul Prg — conclude Aristei — è stata tutta finta. Serviva per fare altro, varianti, modifiche varie, ma senza davvero affrontare il nodo del piano regolatore».
m. s.
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