Giù il velo sul vivaio biancorosso 2013-14. Il responsabile tecnico Finauro: «Sono qui grazie a De Nigris»
di SONIA BALDASSARRI
BASTIA UMBRA- Tutto pronto per partire. Si alza il sipario sulla stagione 2013/2014 del settore giovanile del Bastia. Presentazione in grande stile quella che si e tenuta nel pomeriggio di ieri presso l’Hotel Cristallo. Molteplici le novità, entusiasmo alle stelle, ma soprattutto tanta voglia di iniziare a fare sul serio dopo un’estate trascorsa a preparare il terreno. E’ il presidente Graziano Lombardi a spiegare i più significativi cambiamenti che sono stati apportati. «Tengo a precisare che questa conferenza è stata indetta per mettere a tacere alcune chiacchiere di troppo, dicerie infondate sul nostro settore giovanile. Negli ultimi due mesi abbiamo combattuto contro situazioni avverse, ma ne siamo usciti più forti e rigenerati, ed ora siamo belli pimpanti per dare il via alle danze. Viste le partenze di alcune figure ci siamo rinnovati quasi completamente, si è creata una nuova organizzazione tecnica, e posso assicurare che è davvero di primo ordine. Le novità principali sono: la nascita dell’Accademia dei portieri, l’inserimento dei moli di responsabile dei preparatori atletici e responsabile tecnico». Per quel clic riguarda l’Accademia dei portieri il tutto verrà gestito da Rocco Giorgolo, che spiega cosi’ la sua decisione di sposare la causa biancorossa. «Per ma si tratta di un gradito ritorno avendo già vestito questi colori, ho accettato perché c’è voglia di crescere quel che conta di più rispetto dei valori umani. Lo scopo dell’ Accademia è quello di offrire ai portieri un valido sostegno tecnico,atletico ma anche psicologico», Nello specifico l’aspetto tecnico-atletico sarà monitorato da Andrea Capodicasa. «Coordinerò tutte le categorie grazie alla collaborazione degli allenatori. Avremo la possibilità di lavorare con strumenti all’avanguardia. Stiamo parlando di bambini. per cui le attenzioni devono essere massime». Commovente l’intervento di chiusura affidato al responsabile tecnico Cristian Finauro. «Se sono qui oggi lo devo ad un grande amico, un padre per me, a Stefano De Nigris. Non avrei mai pensato di poter allenare, invece lui ha creduto in me e mi ha aiutato. Grazie mister, ti voglio bene».
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