Da Bastia alla conquista del mondo: è la storia di Torninova, azienda leader negli impianti per realizzare pellicole per l’imballaggio
Massimo Mencarelli e il figlio Maurizio alla guida del team Chiuderanno il 2011 con un fatturato di 12 milioni di euro
BASTIA UMBRA – Da nessun‘altra parte se non in via dell‘Artigianato poteva battere il cuore di un‘azienda
, che prima di essere tale e di avere il mondo come habitat è stata officina meccanica creata e portata avanti dal titolare factotum. Via dell‘Artigianato, però, che non basta più a dare il senso di ciò Torninova è diventata nel corso degli anni. Sarebbe meglio dire via dell’Artigianato, dell‘Estro, del Coraggio, della Testardaggine e dell‘Orgoglio, ma su quella tabella posta all‘inizio di una delle strade del labirinto imprenditoriale che sorge alle spalle di Umbriafiere non c‘è posto per scrivere tutto.
Via dell’Artigianato, a dire il vero, può anche bastare. A patto che – come nel caso dell’azienda fondata da Massimo Mencarelli e guidata da suo figlio Maurizio – s‘intenda il termine artigianato nella sua accezione più nobile e moderna. Perché la Torninova è un esempio di come manualità e abilità tecnica possano tra-sformare un piccolo laboratorio a conduzione familiare in una delle uniche tre aziende al mondo che dalla A alla Z progettano e realizza-no impianti per la produzione di film a bolle d‘aria e di film estensibile.
Cos‘è il film? Naturalmente non la registrazione con una telecamera di una storia di fantasia, ma la pellicola ormai mondialmente diffusa per gli usi più disparati, a cominciare dall‘imballaggio. Avete presente quella membrana plastica piena di bollicine d‘aria che protegge da urti o abrasioni qualsiasi elettrodomestico all‘interno della scatola in cui è imballato? Oppure quel rettangolino di plastica che talvolta trovate alla base della confezione di fragole per evitare che si ammacchino? Ecco, alla Torninova costruiscono proprio le macchi-ne con cui si realizza questa speciale pellicola, ormai indispensabile e dagli usi più disparati. E tutto questo avviene proprio in Umbria, a Bastia, da dove quella che agli inizi pareva una sfida con normali pretese e normali obiettivi è diventata una scommessa vinta a livello mondiale. E‘ fin troppo logico, quindi, che l’indirizzo andrebbe ampliato in via dell‘Artigianato, dell‘Estro, del Coraggio, della Testardaggine e dell‘Orgoglio.
“La nostra – racconta il fondatore Massimo Mencarelli – è stata una coraggiosa evoluzione, iniziata nel 1969. All’epoca lavoravo alle Officine meccaniche Franchi di Bastia, ma nel garage di casa avevo anche un piccolo tornio con il quale facevo dei lavoretti. Accadde così che presi la decisione di mettermi in proprio nel settore dell‘assistenza e della manutenzione delle macchine flexografiche. Di lì a poco, una delle aziende che seguivo mi chiese di costruir-le ex novo una macchina accoppiatrice, di quelle usate per produrre pellicole e materiali per l‘imballaggio. Avevo qualche comprensibile apprensione, ma alla fine accettai e fra mille difficoltà riuscii a consegnarla, tanto che due anni dopo erano già maturi i tempi per realizzarne una più efficiente. E da lì non ci siamo più fermati”.
Di sfida in sfida, di macchinario in macchinario, Torninova s‘avvia a chiudere il 2011 con un fatturato record di 12 milioni di euro e un incremento, rispetto all‘anno precedente, di quasi il 150%. Merito delle pellicole a bolle d‘aria e della nuova linea di produzione di macchine per lo stretch film, la pellicola estensibile usata per proteggere e movimentare i materiali accatastati sui bancali ma anche – e questo può essere capitato a ognuno di noi – per avvolgere le nostre valigie in aeroporto pri-ma di imbarcarci per un viaggio.
Pluriball o stretch film che sia, le macchine che realizzano queste pellicole ormai indispensabili vengono ideate e prendono forma a Ba-stia, nel cuore dell‘Umbria, da dove partono per le destinazioni più disparate: Stati Uniti, Canada, Australia, Russia, Brasile, Malesia, Turchia, Germania, Francia, Giappone, Cina,Taiwan. E chissà dove altro ancora, visto che Torninova può essere considerata azienda leader mondiale nella costruzione di linee per la produzione di pellicole plastiche.
Una dimensione così planetaria viene gestita con assoluta modernità da un team di operai e tecnici, che vive la propria esperienza all’interno dell‘azienda di Bastia in maniera quanto mai partecipe. Al fianco di Maurizio Mencarelli, 39 anni, figlio di Massimo, c‘è un
gruppo di persone estremamente motivato, a bassissimo turn over, fidelizzato e convinto nel portare avanti un progetto destinato a crescere ancora. Sono in 40 (nel 2001, con un fatturato che non superava i 350mila euro, erano appena in 6) dislocati nelle tre strutture della zona industriale di Bastia, che da qui a pochi mesi verranno riunite nella nuova sede che sta prendendo forma a Ospedalicchio. Nell‘ultimo anno sono cresciuti addirittura di 12 unità (sì avete letto bene: Torninova è un‘azienda che assume – ndr.) perché di commesse continuano ad arrivarne e, per contratto, fra la firma dei documenti e la consegna del macchinario finito al cliente non devono passare più di sei mesi. Tempo necessario per comprendere a fondo l‘esigenza del cliente, progettare la macchina in ogni suo componente, realizzare i singoli pezzi, assemblarli, collaudarli insieme nelle strutture di Bastia, smontare il macchinario, trasferirlo nella sede dell‘azienda che l‘ha richiesto, montarlo di nuovo, metterlo in funzione e consegnarlo al cliente con tanto di periodo di formazione e affiancamento. Il prodotto è “chiavi in mano”, con la fase di eventuale manutenzione che, seppur a migliaia di chilometri di distanza, riesce a essere garantita. Come? Con internet perché se l‘eventuale avaria non è meccanica, ma elettronica, dalla sede di Torninova i tecnici riescono a entrare nel server del macchinario, controllano la natura del problema e lo risolvono.
Le nuove tecnologie sono determinanti e i Mencarelli le sfruttano a pieno anche perché in un mercato globale in repentina evoluzione c‘è solo una via per restare al vertice: puntare sull‘innovazione e sulla flessibilità delle soluzioni. Con il concetto-base della macchina produttrice di una pellicola a bolle d‘aria, per esempio, alla Torninova hanno messo a punto, consegnandone già vari esemplari in Canada e Francia, un impianto che produce “tappeti” con cui coprire le piscine per evitare che l‘abbassamento di temperatura della notte faccia raffreddare troppo l‘acqua.
L‘importante, dunque, è investire in ricerca e sviluppo, che applicate alla radice artigiana dell‘azienda consentono di esaltare la storica peculiarità della piccola e media impresa. Che nasce artigiana, con il gusto vero di lavorare e di creare, per evolversi con coraggio e accettare le sfide di una dimensione che or-mai non è più né nazionale, né continentale, ma mondiale. Il tutto con un prodotto che è sì di nicchia, ma estremamente unico. Non a caso, di aziende come la Torninova ne esistono solo tre: una è a Milano e l‘altra ha sede a Taiwan. Fin troppo facile, quindi, capire perché il portafoglio dell‘azienda della famiglia Mencarelli comprenda clienti disseminati in tutti i continenti e perché i “luoghi” in cui Torninova si manifesta siano il web e le più grandi fiere mondiali del settore. “E‘ da lì – racconta Maurizio con un sorriso di legittima e meritata soddisfazione – che siamo partiti, agli inizi presentandoci semplicemente con le nostre brochure per poi arrivare a disporre di un grande stand dove allestire in realtà uno dei nostri impianti”.
Provare per credere, insomma, dimostrando ai potenziali clienti una forza che prima di essere nelle macchine e nei computer che le fanno funzionare è nelle idee di questi uomini. Sono una squadra vera e se giocassero a pallone avrebbero già vinto la Champions League.
Mauro Barzagna
IL FUTURO�
All’orizzonte il trasloco nel nuovo stabilimento dove si produrrà anche energia elettrica.
I tre piccoli stabilimenti ubicati nella zona industriale che sorge intorno a Umbriafiere, destinati a produzione, assemblaggio e magazzino sono diventati ormai stretti e poco funzionali alle crescenti necessità. Fra pochi mesi infatti verranno tutti accorpati nel nuovo quartier generale di Torninova che sta sorgendo a Ospedalicchio.
Il grande capannone – per un investimento complessivo di oltre sette milioni di euro – cresce di giorno in giorno sotto lo sguardo attento dei Mencarelli. Una struttura moderna non solo nelle soluzioni costruttive, ma anche nella destinazione d’uso dei 13mila metri quadrati sui quali si estende.
Il tetto, infatti, disporrà di una copertura completamente realizzata con pannelli solari fotovoltaici capaci di produrre oltre 750 kilowatt di energia elettrica, da destinare completamente al mercato energetico nazionale.
LA STORIA
Clienti in lista d’attesa per poter disporre di macchine uniche
Vivono una strana, piacevole esperienza Massimo e Maurizio Mencarelli. E con loro i 38 dipendenti, molti dei quali giovani – che ne hanno sposato con entusiasmo l’ambizioso progetto di continuare a crescere. Sono costretti ad accettare nuove commesse con parsimonia, chiedendo ai clienti di pazientare. “Per il momento – testimonia il fondatore di Torninova – con il lavoro a pieno ritmo per consegnare un macchinario in Malesia e uno in Russia, abbiamo contratti da soddisfare fino ad aprile 2012. Di più non possiamo accettare, anche perché non avrebbe senso illudere i nostri clienti e poi non rispettare i tempi di consegna ai quali teniamo in odo particolare”. Motivi strutturali, ma non solo, perché la programmazione di Torninova è condizionata anche e purtroppo dalla cronica solitudine di cui soffrono le piccole e medie imprese della nostra regione quando si tratta di rapportarsi con le istituzioni e le loro strutture di promozione industriale e sostegno al credito. “Se non fosse per l’assoluta sintonia che incontriamo da anni nel Monte dei Paschi di Siena – spiega Mencarelli – da enti e agenzie pubbliche che hanno nelle proprie finalità il sostegno alla crescita dell’imprenditoria non riceviamo alcuna forma di supporto. E così accade che non puoi neanche programmare più di tanto. Devi tirare il freno e preoccuparti di fare il passo secondo la gamba. Le istituzioni non hanno ancora capito che gli imprenditori hanno davvero voglia di fare, ma non possono più perdere giornate intere di lavoro per confrontarsi con la burocrazia o con una politica del credito tutt’altro che adeguata”. Le maniche rimboccate non sono solo un modo di dire, insomma. Sono un “look mentale” che anche in Torninova viene adottato con continuità e che garantisce motivazioni e stati d’animo invidiabili. “Lavoriamo a testa bassa e senza vergogna di sporcarci le mani con ferro e acciaio – sorride orgoglioso Mencarelli – ma almeno sappiamo che tutto ciò che ci siamo conquistati è il frutto del nostro lavoro, del nostro impegno e della voglia di non mollare mai”.
I PROGETTI
Innovazione, ricerca e sviluppo sono le parole d’ordine I maghi del pluriball mietono successi anchecon lo strechfilm
Appena individuato che la svolta nel mondo dell‘imballaggio e del confezionamento di prodotti sarebbe stata il film a bolle d‘aria, l‘attenzione della Torninova si è concentrata sulla progettazione e sulla realizzazione degli impianti per la produzione di questa autentica pellicola multi uso. Il pluriball consente infatti una protezione totale contro gli urti, è leggero, trasparente, innocuo e resistente ad acido, alcali, petroli, e agli altri prodotti chimici, è estremamente resistente ad acqua e umidità, dà possibilità di stampa, riduce il volume dell‘imballaggio abbassando i costi di trasporto ed è completamente riciclabile. La pellicola con cui ci è capitato anche di giocare, cercando di far scoppiare le bolle d‘aria che la “popolano”, trova oggi settori d‘impiego vastissimi: viene usata per i prodotti in vetro, mobili e divani, generi alimentari e prodotti medici, componenti elettronici, in alluminio, articoli di cucina, buste per spedizione, isolamento termico di piscine, prodotti in marmo e in ceramica, isolamento termico e acustico di edifici, copertura delle serre e imballaggio nei vivai, imballaggio di macchine e parti di ricambio, strumenti musicali, attrezzature di ufficio, computer, fotografia.
Il vastissimo campo d‘impiego rappresenta una sfida quotidiana per i tecnici Torninova, soprattutto perché l‘azienda di Bastia ha il proprio fiore all‘occhiello nella produzione di macchinari non standard, ma pensati e concepiti sulle esigenze del cliente.
E per questo che la “storia” di un impianto è lunga. “Inizia dall‘ascolto e, se necessario, da sopralluoghi tecnici presso il cliente – spiega Maurizio Mencarelli – per continuare con l‘ideazione e la progettazione, i collaudi accurati in azienda e presso il cliente, i periodi di training e di avviamento dell‘impianto presso il sito produttivo, la redazione di manuali d‘uso e manutenzione nella lingua del cliente per permettergli di capire e risolvere velocemente i piccoli inconvenienti che posso-no insorgere nella fase iniziale di utilizzo”. Una “filiera” lunga, questo è chiaro, ma indispensabile per fare in modo che i concetti di qualità e di affidabilità siano biglietti da visita esclusivi in un settore che, essendo ad alto tasso di tecnologia e di innovazione, si presta anche ad un alto tasso di competitività.
E’ sulla base di questo genere di approccio che al settore dedicato agli impianti per il pluriball sono stati infatti affiancati i nuovi impianti cast per la co-estrusione per la produzione di stretch film (film estensibile). Questo nuovo progetto, portato avanti in due anni e mezzo di incessante lavoro sia tecnico che di marketing, ha avuto il suo coronamento degno alla fiera K 2010 di Diisseldorf, una delle più importanti a livello mondiale insieme al Chinaplast di Shangai, con la presentazione della nuova serie ultra-compatta Compact stretch 1000.
Questo ampliamento della gamma ha costituito una nuova impegnativa sfida che comunque è stata vinta in pieno, a giudicare dal gradimento con cui i nuovi progetti sono stati accolti da un mercato costituito per il 90% da interlocutori esteri. Riuscire a trasmettere ai nuovi potenziali clienti del comparto stretch film, le stesse percezioni di qualità, affidabilità e fiducia che hanno reso Torninova leader del settore pluriball è stato il più sudato dei risultati. “E stato un lungo lavoro portato avanti senza fretta né forzature – certifica Massimo Mencarelli – ma solo con serietà e dati di fatto testimoniati dai tanti clienti. Un lavoro che, come è nella nostra tradizione, ha coinvolto completamente e in modo convinto i nostri tecnici e i nostri operai, che sono la grande risorsa di Torninova. Senza la loro passione e il senso di appartenenza a questo progetto ambizioso poco o nulla sarebbe stato possibile”.
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