I dati di efficienza sono inequivocabili
Su 308 domande 303 sono state accolte dal mercato
BASTIA UMBRA – Sono 308 le domande presentate, 303 quelle accolte. I dati parlano chiaro: l’ufficio del lavoro funziona. Altro è chiedersi quali sono gli utenti del servizio e quali siano le aziende che vi si rivolgono; allora si scopre che l’amministrazione lavora prevalentemente per extracomunitari e immigrati del sud Italia e per un bacino d’utenza di imprese che raccolgono tutta l’area dell’assisano e del torgianese. “I dati che abbiamo in merito alle attività svolte si riferiscono al periodo che va da aprile a giugno” spiega l’assessore Luigi Tardioli “una media di ottanta persone al giorno si reca presso l’ufficio del lavoro in cerca di una sistemazione, ci lascia un curriculum e attende di essere richiamato”. Ma come avvengono le procedure di incontro tra richiedente e offerente? Tardioli ne elenca almeno tre: la prima avviene a carte scoperte e consiste nell’incontro diretto tra disoccupato e azienda, mentre il secondo si svolge invece in pieno anonimato, tramite l’invio dei curricula dall’ufficio del lavoro all’azienda. “La terza procedura è quella che attualmente va per la maggiore” spiega l’assessore Tardioli “e vede avvenire la discussione presso la sala riunioni che la nostra sede mette a disposizione”. L’amministrazione si pone quindi il problema di controllare in qualche modo il fenomeno del lavoro nero, sebbene la responsabilità sia poi nelle mani di ditte e lavoratori. A conferma delle statistiche di più ampio respiro, i dati di Bastia Umbra riportano una grande richiesta sul mercato per ciò che riguarda la manovalanza di ogni tipo, a dispetto dei plurilaureati. “Ma gli studenti non vanno scoraggiati” assicura Tardioli “vero è che i giovani che smettono di studiare presto trovano impiego in poco tempo, anche grazie a formule di apprendistato, ma per chi prosegue la carriera scolastica c’è tutto il settore della formazione. Senza falsa modestia, da questo punto di vista mi sento di poter garantire l’eccellente livello qualitativo dei servizi che l’ufficio bastiolo è in grado di offrire”.
Alberta Gattucci
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