L’Assessore ai Lavori Pubblici, Catia Degli Esposti, interviene sul problema del Ponte sul Tescio per fornire indispensabili chiarimenti:
“Ancora informazioni non veritiere divulgate a mezzo stampa ed attraverso incontri con i cittadini da parte del Pd .
La relazione dell’ing. Capitanucci (feb 2016) sulle possibili linee d’intervento riporta come già comunicato quanto segue: “ …allo stato delle cose il semplice ripristino delle condizioni anteriori al sinistro non è un’opzione praticabile Difatti il sistema di ritenuta , cosi come sopra descritto , è al di sotto dello standard minimo di affidabilità richiesto“.
E proprio per argomentare questa unica possibilità il tecnico illustra il percorso necessario per il rafforzamento di tutti i montanti che definisce “praticabile in termini concettuali “ (queste le sue parole) ma non praticabile nella sostanza a causa di oggettivi elementi di difficoltà quali : “ è necessaria una estesa campagna di saggi (sia in situ, allo scopo di capire come realmente era stato ammarrato il montante della vecchia barriera , sia in laboratorio per definire le caratteristiche chimico fisiche meccaniche del materiale) volte a poter stabilire un fondato giudizio di affidabilità sul punto di ritegno esistente. Le saldature in opera realizzate all’epoca della formazione della barriera , sia tra montante e tronchetti 120×50 che , soprattutto , tra tronchetti e zanca , sono di inadeguta fattura e vanno pertanto ripristinate. Estensione del braccio d’incastro è limitato dalla presenza di cavi e cavidotti (specie sul lato est dove è presente uno scatolare Telecom. Assoluta impossibilità di procedere a una sostituzione integrale della barriera impiegando per la solidarizzazione dei montanti al corpo del ponte ancoraggi chimici o meccanici proprio per le caratteristiche costruttive del ponte“.
E conclude “….. elemento non secondario, a fronte di una percentuale ridotta di possibilità di successo , il tempo necessario per accertare dapprima la praticabilità dell’intervento, poi costruire i pezzi di rinforzo e successivamente porli in opera, può essere stimato dell’ordine di sei /otto settimane. Inoltre , è del tutto probabile che il ponte debba comunque essere oggetto di limitazioni di velocità e di massa.
Ed ancora “Resta quindi la sola via , concretamente praticabile , di disporre un sistema di ritenuta ‘ indipendente’ rispetto al corpo del ponte , quale l’installazione di elementi modulari n c.a.v. prefabbricato tipo New Jersey , da disporre per l’intero sviluppo del ponte e del terrapieno di accesso (sia lato destro che sinistro)” .
Sulla base di queste considerazioni il segretario del PD ha dedotto che il sistema di ritenuta del ponte poteva essere sistemato in sei/otto settimane.
Una lettura attenta, che sicuramente sarà stata effettuata, avrebbe dovuto portare a considerazioni diverse. Faremo tali considerazioni nella riunione convocata dall’Amministrazione comunale martedì 6 Giugno, ore 18,00, già preannunciata in Consiglio comunale ancor prima della richiesta di convocazione del ‘Consiglio comunale aperto’.
In modo banale si cerca di aggredire a qualunque costo e, ritengo che questa non sia l’azione migliore che l’opposizione possa fare per la propria città ed i cittadini.
L’Amministrazione comunale sta già lavorando ad una modifica delle fasi del semaforo del ponte e della relativa viabilità per tener conto delle oggettive situazioni di disagio che i residenti di quelle aree stanno vivendo.
Contemporaneamente si sta cercando di dare la massima accelerazione possibile alla realizzazione dei lavori necessari per il ripristino del tratto di Via Firenze .
La settimana scorsa è stata aggiudicata l’assegnazione della progettazione definitiva ed esecutiva dell’intervento di risistemazione del ponte”.
Dottoressa Catia Degli Esposti
Bastia Umbra, 1 giugno 2017 Ufficio Stampa del Sindaco
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