La leader delle Liste Civiche: “Non posso appoggiare Criscuolo”

BASTIA UMBRA – L’Aristei rifiuta per la seconda volta la corte del Pd; ma non solo. Come Fratellini, dubita dell’affidabilità di Criscuolo. “Se è vero che il Partito democratico, nella figura del coordinatore comunale, Roberto Capocchia, continua a propormi di sostenere il candidato Antonio Criscuolo con le Liste Civiche, continuo a rispondere che non voglio e non posso appoggiarlo per numerosi e fondati motivi” spiega il candidato sindaco delle Liste Civiche, Rosella Aristei “la sottoscritta ha scelto di perseguire coerenza e trasparenza prima di tutto, rispettando quanto ha promesso agli elettori nel corso della precedente campagna elettorale svolta, in seguito alla quale sono entrata a far parte del consiglio comunale in rappresentanza delle Liste Civiche. Per cinque anni, ho battagliato contro le scelte sbagliate del governo e della giunta Lombardi, contro falsità, arroganza e aggressività. Inoltre, non ritengo affidabile, né garante per i cittadini un candidato che è stato proposto e viene sostenuto dalle stesse persone politiche che lo hanno delegittimato dall’incarico di assessore ai lavori pubblici, tra l’altro in modo oscuro e violento. Ora quelle stesse persone sono di nuovo appassionatamente insieme a favore di Criscuolo, che sta rappresentando la continuità con gli amministratori ancora in carica, elogiandoli, dopo essere stato proprio da loro allontanato barbaramente dal ruolo politico affidatogli dagli elettori. Mi pare del tutto lecito considerare che “puzzi” l’improvviso amore sbocciato per Criscuolo da parte di coloro che, dall’amministrazione comunale, urlavano in pubblico, in piazza, nei bar e nelle assemblee denunciando gli errori del governo Lombardi. I cittadini, che non dormono, si chiederanno perché tutti questi urlatori stanno di nuovo insieme a coloro che contestavano, annullando il valore della discontinuità. Le Liste Civiche non rappresenteranno i soliti noti, né i poteri forti che usano Bastia Umbra per le loro speculazioni; dove sono loro non posso essere né io, né le Liste Civiche. Noi ci batteremo per rappresentare i cittadini che vogliono la discontinuità; alla faccia delle poltrone promesse”.
Alberta Gattucci

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