Comunicato stampa

Il Popolo della Libertà di Bastia Umbra vuole prendere posizione riguardo la questione delle rette degli asili nido. Dopo tante polemiche, è ora di fare chiarezza e spiegare a tutti i nostri cittadini le cose come stanno, e non come si vuol far credere in maniera strumentale e propagandistica.

Nel 2005 per i servizi socio-educativi per la prima infanzia il comune spendeva 610.000 euro. Oggi l’aumento ha fatto lievitare il costo a 810.000 euro. Nel giro di sei anni dunque un aggravio di 200.000 euro, mentre le rette sono rimaste ferme.
E’ giusto far gravare questo maggior peso su tutti i cittadini e quindi anche sui genitori che non trovano posto per i loro figli nella struttura comunale? Questi ultimi oltre che a pagare rette più alte già da anni, dovrebbero farsi carico anche dei maggiori costi da coprire con le tasse comunali. A questo proposito è bene ricordare che i bambini in età scolare che potrebbero frequentare gli asili nido sono 505, mentre i posti nelle strutture pubbliche sono appena 92.
Il dato economico inconfutabile è che per i 92 posti pubblici la comunità impegna più di 5.400 euro l’anno a bambino, mentre per chi non trova posto nel pubblico e si rivolge al privato i costi, sensibilmente maggiori, sono sopportati direttamente e completamente dalle famiglie.
Il Popolo della Libertà e tutta la maggioranza hanno voluto affrontare la situazione nel modo che ritengono più giusto: tutelare i più disagiati prima di tutto.
Ragionando in base all’ISEE, l’indicatore della situazione economica equivalente (quindi non il reddito annuo percepito), abbiamo diviso in tre fasce la popolazione.
Nella prima fascia, che va da 0 a 10000 euro di ISEE (non di reddito), non c’è stato nessun aumento, né nella retta, né nella presenza giornaliera. Chiaro segno che la maggioranza vuole tutelare i ceti meno abbienti, la vera priorità di ogni tipo di servizio sociale. Esempio pratico: una famiglia con due genitori operai, figli a carico ed un affitto o un mutuo della casa, non subirà nessun aumento.
Nella seconda fascia, che va da 10000 a 20000 euro di ISEE, c’è stato un piccolo aumento che comunque non copre tutto il costo del servizio, ma solo una piccola parte.
Nella terza fascia, oltre i 20000 euro di ISEE, c’è stato un aumento. Parliamo però di famiglie che percepiscono oltre 55000 euro di reddito totale annuo. Non di persone bisognose.
Questa nostra politica che tutela i meno abbienti a scapito dei più ricchi, una volta era l’icona della sinistra. Ora invece, come avete potuto vedere dai dati e dalle valutazioni fatte, possiamo dire proprio che il PD ed il centrosinistra, si stanno dando letteralmente la zappa sui piedi.
Popolo della Libertà di Bastia Umbra

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