«Eccessiva discrezionalità» Questo il motivo della bocciatura Problema annoso 


Mercoledì prossimo il Consiglio si pronuncerà 
 
 
BASTIA — Tutti sorpresi e un po’ scandalizzati: il Piano del centro storico è stato «svuotato» dalla Provincia. Il giudizio eccezionalmente unanime è stato espresso nella Commissione consiliare Urbanistica chiamata ad esaminare il Piano passato al vaglio della Provincia di Perugia, che ha cancellato perché eccessivamente discrezionale quanto il Consiglio comunale (a maggioranza) un paio d’anni fa aveva immaginato: con una normativa nuova e con commissioni tecniche per favorire interventi di recupero e ristrutturazione degli edifici all’interno dell’antica Insula. A suo tempo il Piano, voluto dall’allora assessore all’Urbanistica, architetto Monia Giacanella, aveva suscitato dubbi e perplessità per un certo «velleitarismo», sottolineato soprattutto dalle opposizioni consiliari. Tuttavia aveva il merito di affrontare, per la prima volta concretamente, il problema del riuso dei fabbricati nel centro storico. Vale la pena ricordare che nel primo Prg di Astengo, negli anni Sessanta, l’unica area disegnata e mantenuta intatta era l’«insula», il nucleo originale della città «devastato» negli anni precedenti. Forse quegli intereventi, come la cementificazione dei giardini privati sul fronte destro della piazza, a scendere verso il palazzo comunale, o la costruzione del Palazzo Lucaroni di fronte alla chiesa, convinsero tecnici e politici di allora a lasciare le cose come stavano. Oggi, però, interventi di recupero ed anche di ristrutturazione sono essenziali per ridare vitalità all’area-centro. Forse si potrà re-intervenire in modo efficace nell’ambito della revisione del Prg, che è tra gli obiettivi dell’amministrazione Lombardi, ma ciò comporterà l’attesa di altri anni; mentre i piani per il rinnovo delle rete commerciale, che mira al rilancio del centro storico, impongono tempi molto più rapidi e decisioni operative che mal si conciliano con i ritmi e le scansioni della burocrazia.
Il tema sarà trattato pubblicamente mercoledì prossimo, quando il Consiglio comunale dovrà dare il voto definito al Piano del centro e in quella sede si conosceranno le possibilità, se esistono, di una eventuale via d’uscita.
m.s.
 

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