Il difensore angolano è un ‘Prodotto” del vivaio
Studia Economia e turismo all’Università di Assisi
Silva:”Farei di tutto per questa maglia”


 

BASTIA UMBRA – Patrick Silva è un altro giovane interessante uscito dalla nidiata del vivaio bastiolo. Hanno visto lungo anni fa in casa biancorossa nel puntare con veemenza e sagacia sui giovani. 0ggi dopo qualche stagione sofferta a Bastia si stanno raccogliendo i frutti di quanto seminato. Silva è giovanissimo, appena 19 anni, e già scorso anno Claudio Tobia, in condizioni ambientali non facili, con una classifica bruttina, la piazza che rumoreggiava, ha gettato sulla mischia il difensore angolano. “Tobia è stato importantissimo, per il sottoscritto – afferma Silva, anche perché non ci ha pensato troppo a gettarmi nella mischia. Mi ha sempre dato una gran fiducia, e rassicurandomi sempre soprattutto in avvio di stagione, quando ho incontrato qualche difficoltà. E’ stato un maestro e si capiva che aveva lavorato tanto nei settori giovanili. Cura sempre molto l’approccio, ed è un grande motivatore”.
Anche con Cocciari però Silva si è rivelato un puntello utile per questo Bastia, un jolly prezioso. “La nostra stagione finora è senza dubbio straordinaria. Nessuno si immaginava di essere ad un passo dalla vetta, ma fa benissimo Cocciari a ripeterci di non guardare la classifica, di pensare sempre alla salvezza, a metterne prima possibili sei squadre dietro di noi. La forza di questo Bastia sta nel gruppo. Probabilmente non c’è una prima donna, e la miglior qualità di questa squadra sta proprio nel collettivo. Abbiamo ottenuto grandi risultati, penso alla vittoria di Massa Martana in inferiorità numerica, sintomo di grande spirito di sacrificio”.
Silva e un difensore ruvido, uno che non tira mai indietro il piede. “Sono più bravo in fase difensiva, e devo fare tanti passi avanti quando si tratta di attaccare e di spingere sulla fascia. Preferisco avere come punto di riferimento un avversario, e in quel caso credo di tornare utile alla squadra. Devo maturare e accetto sempre con serenità le decisioni di Cocciari, ohe mi tiene sempre in considerazione. Non c’è problema se qualche volta mi capita di partire dalla panchina. L’importante è che il Bastia non perda”. Proveniente dall’Angola, il difensore biancorosso è arrivato in Umbria a soli nove mesi. Ora vive ad Assisi e ormai la maglia del Bastia ce l’ha tatuata addosso. “E’ dal campionato Giovanissimi che faccio parte di questa società e ne sono onorato. Sono stato trattato negli anni con i guanti bianchi, e tutti i dirigenti e i tecnici che ho avuto mi hanno sempre trasmesso dei valori importanti. Ora sono approdato in prima squadra e sono fortunato di fare parte di questa società, che è molto seguita. Avete visto a Valfabbrica i tifosi che c’erano?”.
E presto probabilmente diventerà anche un beniamino dei Mad Boys. “Per adesso sono un semplice gregario, un difensore che vuole dare il suo contributo. E’ normale per che i nostri tifosi in pole position ci sia Battistelli o Marineschi, senza scordare Falcinelli e bomber Mancini. I Mad ci sono sempre vicino, seguono anche i nostri allenamenti. Non si può desiderare di più”.
Per uno che vive ad Assisi, l’unica delusione di questa stagione è arrivata proprio nel derby. “Purtroppo a Santa Maria abbiamo giocato la peggior gara di questa stagione, ma quella brusca sconfitta ci ha dato la forza per ripartire subito. E’ stata una vera e propria molla. Con i ‘cugini’ ci rifaremo al ritorno, una gara che dobbiamo vincere. Il campanilismo è forte, e sappiamo ohe in quell’occasione l’imperativo sarà soltanto uno: conquistare l’intera posta in palio”.
Da un anno gioca in Eccellenza, Silva, e di giocatori bravi sulla sua strada ne ha incontrati molti, ma uno in particolare lo mette spesso in difficoltà. “Senza dubbio Matteo Pero Nullo. Non c’è in Eccellenza un giocatore come il tornante del Todi. E’ impossibile da marcare. L’anno scorso mi ha fatto vedere le streghe, quando allunga diventa imprendibile. Nemmeno con i falli, con le botte che gli ho rifilato riuscivo a contenerlo. Un vero fenomeno, non capisco perchè non giochi nei professionisti. Ma anche Valli è un grande giocatore, uno di quelli da marcarlo stretto, perché se ti prende un metro  può essere letale”.
Iscritto da quest’anno all’università di Assisi, al corso di laurea in Economia e Turismo, al difensore del Bastia piace viaggiare. “Nel calcio mi piace essere realista e vivo alla giornata. Gioco in Eccellenza e sono fiero di disputare un campionato che suscita così grande interesse. La scuola, però, è sempre stata importante per me. Ho scelto la facoltà di Economia e turismo di Assisi perché mi piacerebbe lavorare in questo settore, magari in un’agenzia di viaggio, conoscere realtà nuove, scoprire nuovi orizzonti. E’ una scuola molto formativa, che ti assicura un bagaglio di rilievo”.
Ma per il momento c’è il Bastia di mister Cocciari, al quale Silva manda un piccolo messaggio. “Il mister mi conosce benissimo, pregi e difetti. E sa che può sempre contare su di me. Io per questa maglia sono disposto a tutto. Terzino destro, sinistro, jolly tuttofare, perchè si giochi. Il Bastia è nel mio cuore, e al cuore non si comanda”. Un ruolo sicuramente importante a Bastia lo riveste anche Moroni. “E’ il factotum, un personaggio squisito e competente, sempre bravo a stemperare ogni situazioni. Un dirigente equilibrato che vuole starci sempre al fianco. Devo dire grazie anche a lui se sono arrivato in prima squadra, anche perché mi ha sempre seguito e ha chiesto informazioni sul sottoscritto quando ero nel settore giovanile”.
In ultimo una promessa. “Se vinciamo il campionato? Non esageriamo. Diciamo che se arriviamo
ai play off per una settimana faccio il tragitto Bastia-Assisi a piedi.
Penso possa bastare per dimostrare l’attaccamento a questa maglia”.
Gianluca Zinci

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