ECCELLENZA LA POLEMICA Tiene ancora banco la gara del 18 dicembre
“Ecco come sono andati gli scontri fra tifosi. E adesso facciamola finita”
NARNI In casa rossoblù non hanno gradito i ripetuti riferimenti del Bastia calcio ai fatti accaduti lo scorso 18 dicembre,l’invito è quello di assumersi le proprie colpe “chiare in quanto la società ospitante è oggettivamente responsabile dell’evento” e guardare avanti. La società rossoblù definisce poi stravagante il Bastia visto che “sposta la responsabilità quasi esclusivamente sui tifosi giunti da Narni che, appenascesi daipullmansi sarebbero spostati verso gli sportivi locali lanciando sassi, forse già in loro possesso”. Ipotizzando insomma che i “tanti” tifosi narnesi siano arrivati “armati” di sassi e con una strategia violenta premeditata nei confronti di un “gruppetto” indifeso bastiolo.Larealtà invece èbendiversa e ben “fotografata” dagli accertamenti dei carabinieri.Perché, nonostante si sapesse la delicatezza dell’evento (all’indomani del match il nostro giornale titolava “Scontri evitabili, il Bastia sapeva di correre rischi”) le forze dell’ordine sono arrivate tardi?E soprattutto chi ha permesso ai tifosi del Bastia di attendere “al varco” i nostri. E’ paradossale che il presidente del Bastia parlididannia panchina e pista di atletica a causa del lancio – sbagliato! -di semplici fumogeni (altroche “razzi incendiari”). E’ poi irragionevole dopo aver visto ragazzi e ragazze rischiare il peggio,si pensi ad un mancato incasso, anche questo oltretutto dovuto alla disorganizzazione totale del Bastia alla quale avevamo dato molti giorni prima del 18, la nostra disponibilità ad effettuare la prevendita direttamente a Narni”. Per tutta questa serie di motivi la Narnese vorrebbe che sia messa la parola fine sull’accaduto”. Alla luce di quanto sopra la Narnese “invita il Bastia ad assumersi in toto le proprie evidenti responsabilità. Continuare a parlare, rivendicare edaccusare gli altri,nonfa altro che alimentare astio e risentimenti e spingere gli organi preposti a negare lo svolgimento di gare così importanti con l’adeguata cornice di pubblico che invece meritano”.
Fabrizio Chiani
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