Il consigliere Aristei alza il tiro contro l’amministrazione Lombardi
Sullo sfondo un’area agricola di Ospedalicchio
BASTIA UMBRA – Rosella Aristei autrice di “Storia di una morte annunciata: la morte del Pip”; non si tratta di una fatica letteraria del consigliere comunale, ma solo di un “gioco politico”, con cui, tra il serio e il faceto, il leader elle liste civiche interpreta il suo punto di vista sulla faccenda Pip. “A Bastia Umbra la fantasia creativa dei nostri politici supera ogni più ardita immaginazione” commenta l’Aristei. “E’ stata la società Progress, creata dalla Cna, della quale l’allora responsabile era l’attuale sindaco di Bastia Umbra, Francesco Lombardi, che ha acquistato un’area agricola di Ospedalicchio, ritenendola situata in una postazione strategica per lo sviluppo imprenditoriale”. L’acquisto, secondo il consigliere, è avvenuto a prezzi esagerati. Qui l’Aristei racconta, come motivazione possibile, di una comunicazione avvenuta tra l’allora sindaco Bogliari e la Progress, per cui “i due, mentre il consiglio rimaneva all’oscuro, progettavano un Pip da studiare in merito alla zona industriale di Ospedalicchio”. In consiglio comunale il progetto diviene di natura pubblica e qui sorge il problema secondo l’Aristei: “Come poteva la Progress accettare questo controllo del pubblico, rimettendo un sacco di soldi, avendo pagato la terra molto più del suo valore reale? Quando Francesco Lombardi, già vice presidente e poi amministratore delegato della nuova società Bastianova, che ha inglobato la Progress, diventa sindaco, il Pip viene lasciato da parte, per far scorrere acqua sotto i ponti”.
Il leader delle liste civiche sostiene che Lombardi “fa di tutto per affogare il Pip, ricercando inutilmente l’accordo con la minoranza; tutto questo fino alla programmazione negoziata. Tutto questo è costata la testa della precedente maggioranza Bogliari, che lo aveva adottato e che si è sentita dire dalla nuova maggioranza dello stesso colore che il Pip è uno strumento obsoleto, da terzo mondo. Certo, Lombardi ha ragione: il Pip è uno strumento obsoleto per gli obiettivi della Progress, che vuole mano libera per assegnare i lotti e per stabilire il prezzo. E allora la Progress proprietaria dei terreni, è una società sprovveduta quando fa gli investimenti oppure è così veggente da aver previsto la variante e la morte annunciata del Pip creato dalla variante? Il cerchio si chiude: nel 2003 il Pip di Ospedalicchio era stato pensato in attuazione privata, ma l’avvocato aveva consigliato il Pip; successivamente, nel corso degli anni, fino al 2007, la maggioranza, pur avendo fatto due de-libere a favore del Pip, dichiara la sua morte, usando la programmazione negoziata”.
Accuse pesanti quelle della Aristei. Pronti fin da ora a ospitare tutte le repliche dei soggetti chiamati in causa.
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