“Colpe etiche”. Il primo è neo assessore a Bastia


BASTIA UMBRA – Dopo le scelte che il sindaco Lombardi ha fatto per il riassetto della giunta, pienamente concordate con i partiti della maggioranza, i segretari di Democratici di sinistra, Sdi, Comunisti italiani e Italia dei Valori si sono riuniti per sottoscrivere il documento da sottoporre alla conferenza programmatica cittadina di metà legislatura convocata entro ottobre. E’ stato confermato il pieno mandato al sindaco di operare per il raggiungimento degli obiettivi di programma. L’auspicio formulato è quello che non venga meno l’alleanza con la Margherita. “Si è voluto in ogni modo mantenere gli equilibri di giunta – si sottolinea nel documento programmatico sottoscritto dai partiti della coalizione di centrosinistra che governa la città – anche, in prospettiva dell’assegnazione delle deleghe agli assessori. La maggioranza condivide il metodo sin qui scelto dal sindaco di nominare assessore chi si è confrontato con la città nelle liste dei partiti della coalizione di maggioranza. Ci sembra questo – prosegue il documento – un riconoscimento dell’indicazione data dai cittadini attraverso il voto, la massima forma di espressione democratica”. Intanto l’esecutivo de La Margherita ha deliberato l’espulsione dal partito di due iscritti: Pino Minelli e Giancarlo Lunghi. Entrambi sono stati ritenuti “colpevoli di gravissimi comportamenti etici, prima ancora che politici, nel corso della delicata trattativa in atto tra La Margherita e i Democratici di Sinistra. L’esecutivo dei rutelliani considera “assolutamente inaccettabile” il comportamento di Pino Minelli che ha sottoscritto la nomina ad assessore nella giunta varata il 12 ottobre dal sindaco Lombardi, in assenza di un accordo politico ed in contrasto con quanto deliberato dall’assemblea degli iscritti. “La scelta – si sottolinea nella nota diffusa dall’esecutivo – è frutto di un gioco personale, va a scapito non solo della Margherita ma dell’intera città. Giancarlo Lunghi in tutti questi mesi di sofferta trattativa con i Ds ha condotto a titolo personale una serie di incontri paralleli per il raggiungimento di scopi divergenti dal partito”. L’esecutivo de La Margherita ha deferito al collegio dei probi viri sia Minelli che Lunghi per la ratifica della decisione “bastiola”.
Roldano Boccali

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