La giunta resta senza deleghe

Il sindaco Lombardi le ha ritirate tutte in attesa di un rimpasto
 
BASTIA – Deleghe di giunta azzerate: il sindaco Francesco Lombardi ingrana la retromarcia in cerca di chiarezza. Ma il maremoto nella politica bastiola non sembra placarsi.
Dopo l’allontanamento voluto dal sindaco degli assessori ai Lavori pubblici, Antonio Criscuolo (Ds), e all’Urbanistica, Clara Silvestri (Margherita), infatti, i vertici della Margherita, diretti dal coordinatore regionale Giampiero Bocci, hanno ritirato la delegazione di giunta con il vice sindaco Giorgio Antonini (la Silvestri, altro membro della delegazione, era già fuori). E promettono battaglia: il “caso Bastia” potrebbe aprire un serio fronte a livello regionale.
Ma, ieri, il sindaco Lombardi ha deciso di ripartire a zero: fuori tutti gli assessori, il governo resterà congelato fino all’apertura di un confronto nel centrosinistra. Si cerca la via d’uscita dalla crisi.
«Serve una squadra coesa per non vanificare il lavoro sin qui svolto – spiega Lombardi – e portare a termine il programma nell’interesse della città». Un interesse, quello cittadino, citato dal sindaco come il motivo delle recenti revoche, arrivate dopo la verifica di metà legislatura.
«Avoco a me tutte le deleghe – continua Lombardi – per aprire un tavolo con la coalizione nel quale si possa in tempi brevissimi concordare un nuovo profilo organizzativo e politico dell’esecutivo, che dovrà portare a compimento l’ambizioso programma che ci siamo dati».
Come finirà la staffetta tra Criscuolo e Moreno Marchi per l’assessorato ai lavori pubblici? A quanto sembra, intanto, Lombardi manterrà il rigido “niet” a un rientro di Clara Silvetri in giunta: dal primo cittadino, infatti, sono già partiti messaggi agli uomini di Bocci, perché rilancino al più presto un nome che non sia quello dell’ex assessore.
E si parla anche di tentativi di allargare la maggioranza, magari con un appoggio esterno. La lista civica di Rosella Aristei e il Prc con Luigino Ciotti restano in attesa. E c’è chi guarda a Rifondazione per la presidenza di una commissione consiliare.
V. A.